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Per il momento, Semley preferiva non entrare, per non correre il rischio di trovarsi di fronte a Durhal da sola; voleva l'appoggio di Durossa.

La ragazza continuava a fissarla con un'espressione imbambolata sulla faccia. Infine mormorò un: — Sì, Signora — e sfrecciò via, in direzione della Torre.

Semley rimase ad attendere nella sala cadente, carica di antichi stucchi dorati. Non giungeva nessuno; che fossero tutti a tavola, nella Sala dei Banchetti? Il silenzio cominciava a preoccuparla. Dopo qualche minuto, si avviò verso la scala della Torre. Ma una vecchia stava già dirigendosi verso di lei, sul pavimento di pietra. La nuova venuta piangeva e tendeva le braccia.

— Oh Semley, Semley!

Lei non aveva mai visto quella do

— Mia Signora, chi sei?

— Semley! Sono Durossa.

Lei rimase immobile, senza parlare, mentre Durossa l'abbracciava e piangeva, chiedendole se era vero che gli Uomini d'Argilla l'avevano catturata, imprigionandola sotto un incantesimo per tutti quegli a

— Sei ancora giovane, Semley. Giovane come il giorno che ci lasciasti. E porti al collo la collana che…

— Ho portato la mia dote a mio marito Durhal. Dov'è?

— Durhal è morto.

Semley rimase immobile.

— Tuo marito, mio fratello, Durhal Signore di Hallan, fu ucciso sette a

Semley si voltò. — Allora andrò a raggiungerlo — disse, posando la mano sulla catena d'oro che le pesava al collo. — Gli porterò il mio dono.

— Aspetta, Semley! La figlia di Durhal, tua figlia, guardala ora: Haldre la Bella!

Era la ragazza con cui aveva parlato al suo arrivo, quella che era andata a cercare Durossa. Una ragazza sui dicia

— Prendila, prendila. È per Durhal e Haldre che la sono andata a prendere, all'altro capo della lunga notte! — Semley gridò queste parole, piegando la testa per sfilare la pesante catena. Lasciò scivolare a terra il gioiello, che cadde sulle lastre di pietra del pavimento con un rumore leggero, freddo e liquido. — Prendila, Haldre! — gridò ancora, e poi, piangendo a gran voce, si voltò e fuggì da Hallan, oltre il ponte e ancora più avanti, per la lunga e ampia scalinata, e correndo verso oriente nella foresta che copriva il fianco della montagna, come un animale selvatico in fuga, infine scomparve.

PARTE PRIMA

Il signore delle stelle

CAPITOLO PRIMO

Così termina la prima parte della leggenda; e tutto ciò che dice corrisponde al vero. Ora alcuni dati, altrettanto veritieri, tratti dal Manuale dell'Ottava Area Galattica, pubblicato dalla Lega di Tutti i Mondi.



Numero 62: FOMALHAUT II.

Tipo VT (Vecchia Terra), vita a base carbonio. Pianeta con nucleo in ferro, diametro 10.500 km, con atmosfera densa e ricca di ossigeno. Rivoluzione: 800 gt (giorni terrestri), 8 h, 11 m, 42 s. Rotazione: 29 h, 51 m, 02 s. Distanza media dal sole: 3,2 UA (unità astronomiche), leggera eccentricità orbitale. Inclinazione sull'eclittica 27° 20' 20", con conseguenti notevoli escursioni stagionali. Gravità 0,86 st (standard terrestre).

Quattro continenti: Nordoccidentale, Sudoccidentale. Orientale e Antartico. Terre emerse: 38% della superficie planetaria.

Quattro satelliti (tipo: Perner, Loklit, R-2 e Phobos). La Compagna dì Fomalhaut è visibile come stella superluminosa.

Mondo della Lega più vicino: Nuova Georgia del Sud, capitale Kerguelen (distanza 7,88 a

Dati storici: il pianeta è stato scoperto dalla spedizione Elieson del 202, ispezionato da una nave sonda automatica nel 218.

Prima spedizione geografica, a

Missione per l'Incremento Tecnologico: specie I-A/ a

Missioni erariali e di controllo sulle specie I-A e II eseguite sotto l'egida della Fondazione Area Ottava di Kerguelen, N. Ge. S., negli a

Prima spedizione etnologica, 321. Direttore: G. Roca

Un albero altissimo di accecante luce bianca spuntò improvvisamente al di là della Catena Meridionale, e si alzò con rapidità, senza rumore, nel cielo. Le sentinelle poste di vedetta sulle torri del Castello di Hallan lanciarono un grido, si misero a battere la spada contro lo scudo. Le loro minuscole voci e i clangori dell'allarme ve

Mogien di Hallan incontrò il suo ospite, il Signore delle Stelle, mentre questi si precipitava di corsa verso la corte del volo. — Signore delle Stelle, la tua nave era dietro la Catena Meridionale?

Con la faccia molto pallida, ma nel suo solito tono pacato, l'altro rispose: — Era laggiù.

— Vieni con me. — Mogien fece salire l'ospite sulla sella a postiglione del destriero del vento che attendeva, già pronto per il volo, nel cortile. Poi planarono sui mille scalini, sul Ponte sull'Abisso, sulla foresta digradante che circondava il Castello di Hallan: il destriero volò come una foglia grigia trasportata dal vento.

Quando giunsero sulla Catena Meridionale, i cavalieri videro un filo di fumo azzurrino che s'i

Poi, d'improvviso, videro spalancarsi sotto di loro un grosso foro, che deturpava il fianco della montagna: un pozzo oscuro, pieno di polvere nera e fumante. Sull'orlo del vasto cerchio di distruzione giacevano alberi ormai ridotti a lunghe aste di carbone: le cime cadute si allontanavano dal pozzo oscuro, su tutta la circonferenza.

Il giovane Signore di Hallan mante

— La nave era qui. Avevo un appuntamento con gli altri, qui alla nave; era fissato per oggi. Lord Mogien, di' alla tua gente di evitare questa zona. Per qualche tempo: fino a dopo le piogge, il prossimo a