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E gli disse minutamente come doveva regolarsi. Il giovanotto andò subito, e picchiò tre volte al portone.

– Temerario, temerario! Che cosa vieni a fare fin?

– Se tu sei Mago davvero, devi batterti con me.

Il Mago s’infuriò e ve

– Salvami almeno la vita!

– Mago scellerato, ti sei fatto beffa di me! Ora starai lì incatenato, finché l’incanto non sia rotto.

Lo legò bene, piantò il pugnale in terra, e vi attaccò la catena. Il Mago non poteva muoversi.

– Sei più potente, lo vedo! Torna dalla Principessa, cavare dal dito l’anello del gioielliere e l’incanto sarà disfatto.

Il giovanotto non aveva animo di[40] presentarsi al Re; ma saputo che la Principessa era cavata con poche scottature, perchè tutti quelli della Corte avevano spento le fiamme, si fece coraggio[41] e si presentò:

– Maestà, perdonate; la colpa non fu mia; fu del Mago traditore. Ora è un’altra cosa. Leviamo dal dito alla Principessa quell’anello del gioielliere, e l’incanto sarà disfatto.

Così fu. La Principessa diventò nuovamente di carne, ma pareva un tronco: non aveva lingua, né occhi, né orecchi; era rovinata dalle fiamme. E se lui non la guariva interamente, non poteva diventare genero del Re. Partì e andò in quella pianura dove gli era apparsa la Fata:

– Fata, dove sei?

– Ai tuoi comandi.

Le narrò la disgrazia. E la Fata gli disse, minutamente, come doveva regolarsi. Il giovanotto tornò dal Mago:

– Mago scellerato, ti sei fatto beffa di me! Lingua per lingua, occhio per occhio!

– Per carità, lasciami stare[42]! Vai dalle mie sorelle. Devi fare così e così.

Cammina, cammina, arriva in una campagna dove c’era un palazzo simile a quello del Mago. Picchiò al portone.

– Chi sei? Chi cerchi?

– Cerco Cornino d’oro.

– Capisco: ti manda mio fratello. Che cosa vuole da me?

– Voglio un pezzettino di pa

– Che seccatura! Prendi qua.

E gli buttò dalla finestra un pezzettino di pa

– Chi sei? Chi cerchi?

– Cerco Manina d’oro.

– Capisco: ti manda mio fratello. Che cosa vuole da me?

– Voglio due lenticchie per la minestra.

– Che seccatura! Prendi qua.

E gli buttò dalla finestra due lenticchie, involtate in un pezzettino di carta. Andò avanti, e arrivò in una valle, dove c’era un altro palazzo simile a quello del Mago. Picchiò al portone.

– Chi sei? Chi cerchi?

– Cerco Piedino d’oro.

– Capisco: ti manda mio fratello. Che cosa vuole da me?

– Voglio due lumache per mangiarle a cena.

– Che seccatura! Prendi qua.

E gli buttò dalla finestra le lumache richieste. Il giovanotto tornò dal Mago:

– Ho portato ogni cosa.

Il Mago gli disse come doveva fare, e il giovanotto stava per andarsene[44].

– Mi lasci qui incatenato?

– Lo meriteresti, ma ti sciolgo. Se mi hai inga

Il giovane si presentò al palazzo reale e si fece condurre dalla Principessa[45]. Le aprì la bocca, vi mise dentro quel pezzettino di pa

– Miserabile ciabattino! Via di qua! Via di qua!

Il povero giovane rimase confuso:

– Questa è opera del Mago!

Prese le due lenticchie, con un po’ di saliva gliele applicò sulle pupille spente, e la Principessa ebbe la vista. Ma appena lo guardò, si coprì gli occhi con le mani.

– Dio, com’è brutto! Com’è brutto!

Il povero giovane rimase:

– Questa è opera del Mago!

Prese i gusci delle lumache che aveva già vuotati, e con un po’ di saliva glieli applicò dov’era il posto degli orecchi; la Principessa ebbe gli orecchi. Il giovane si rivolse al Re e disse:

– Maestà, son vostro genero.

Come intese quella voce, la Principessa cominciò a urlare:

– Mi ha detto: strega! Mi ha detto: strega!

Il povero giovane, a questa nuova uscita, sbalordì:

– È opera del Mago!

E tornò dalla Fata.

– Fata, dove sei?

– Ai tuoi comandi.





Le narrò la sua disgrazia. La Fata sorrise e gli domandò:

– Le hai tolto dal dito l’altro anello del Mago?

– Mi pare di no.

– Vai a vedere; sarà questo.

Come la Principessa ebbe tolto dal dito quell’altro anello, tornò gentile e tranquilla. Allora il Re le disse:

– Questo è il tuo sposo.

La Principessa e il giovanotto si abbracciarono alla presenza di tutti, e pochi giorni dopo furono celebrate le nozze.

Упражнения

1. Выберите правильный вариант:

1. Re di Spagna si travestì da mugnaio.

2. Re di Spagna si travestì da contadino.

3. Re di Spagna si travestì da gioielliere.

4. Re di Spagna si travestì da mago.

2. Che cos’è un pugnale? 1. un’arma

2. un animale

3. uno strumento

4. un cibo

3. Вставьте пропущенное слово:

1. Infatti la povera Principessa aveva le carni tutte di ____________.

2. Prese le due __________, con un po’ di saliva gliele applicò sulle pupille spente.

3. Cammina, cammina, si trovò dentro il ________, fra gli animali feroci.

4. La Regina voleva comprare delle ________ e lo mandò a chiamare.

4. Выберите нужный глагол:

In una viottola _________ una frotta di ragazzi, che tiravano sassate a un rospo per ammazzarlo.

1. trovò

2. incontrò

3. cercò

4. vide

5. Поставьте глаголы в нужную форму:

1. Le (aprire) la bocca, vi (mettere) dentro quel pezzettino di pa

2. Vedendo che quei ragazzacci non (smettere), (mollare) uno scapaccione a questo, un pugno a quello, e li (sbandare): il rospo (potere) così ripararsi in un buco.

3. (Prendere) i gusci delle lumache che già (vuotare), e con un po’ di saliva glieli (applicare) dove (essere) il posto degli orecchi; la Principessa (avere) gli orecchi.

4. E gli (buttare) dalla finestra un pezzettino di pa

6. Raccontare il testo.

1. Re di Spagna si travestì da gioielliere.

2. un’arma

3. 1. stoppa; 2. lenticchie; 3. bosco; 4. gioie;

4. incontrò

Il palazzo delle scimmie

Una volta ci fu un Re che aveva due figli gemelli: Giova

Dopo due giorni, Giova

40

avere l’animo di fare qc – осмелиться /решиться сделать что-то

41

farsi coraggio – храбриться, мужаться

42

lasciami stare – оставь меня в покое

43

ai piedi di – к подножию

44

stava per andarsene – собирался уходить

45

si fece condurre dalla Principessa – его привели к принцессе