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«Mi hai salvato la vita», dichiarai. «Adesso assicuriamoci che non capiti niente a te o a Mike per quello che hai fatto. Ascoltami molto attentamente.»
Mi obbedì.
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Una settimana dopo, il bel tempo ritornò a Heaven’s Bay per un ultimo saluto. Ideale per un pranzo alla fine della passerella della dimora vittoriana; peccato che fosse impraticabile. Cronisti e fotografi l’avevano cinta d’assedio, dato che la spiaggia non era proprietà privata, a differenza dell’ettaro di terreno che circondava la villa. La storia di come A
Non che i titoli dei giornali fossero tremendi. Tutto il contrario. Lo Star-News di Wilmington spianò la strada con LA FIGLIA DEL PASTORE BUDDY ROSS AMMAZZA IL KILLER DEL PARCO. Il New York Postfu più succinto: UNA MAMMA EROICA! Con tanto di foto d’archivio che ritraevano una giovanissima A
Il contrasto tra le due immagini era stupefacente. Titolo: LA BELLA E LA BESTIA.
Essendo anch’io una figura eroica, ma di secondo piano, ve
A sentire Mike, avere una mamma eroica era una vera figata. A
I bagagli erano nell’entrata. Finito di mangiare, li avrei accompagnati in auto all’aeroporto di Wilmington. Un jet privato gentilmente offerto dalla società Buddy Ross Inc. li avrebbe portati a Chicago e lontano da me. Le autorità di Heaven’s Bay avevano sicuramente altre domande in serbo per A
La nostra storia era semplice ed eravamo riusciti a lasciare fuori il ragazzino. In poche parole, mi ero interessato all’omicidio di Linda Gray perché si favoleggiava che il suo fantasma infestasse il tu
«Come l’ha presa tuo padre?» mi domandò A
«Mi ha giurato che è disposto a venire da te a Chicago per lavarti a vita tutte le auto.» Lei scoppiò a ridere, ma papà l’aveva affermato sul serio. «È a posto. Il prossimo mese tornerò nel New Hampshire. Passeremo insieme il giorno del Ringraziamento. Fred mi ha pregato di non tagliare la corda prima di allora, per aiutarlo a sistemare il parco in vista dell’inverno, e ho accettato. Mi servono i soldi.»
«Per l’università?»
«Sì. Credo che mi ripresenterò per il semestre di primavera. Mio padre mi sta inviando un modulo di reiscrizione.»
«Bene. Quello è il tuo posto, non qui a ridipingere le giostre e cambiare le lampadine di un parco giochi.»
«È vero che ci verrai a trovare a Chicago?» chiese Mike. «Prima che cominci a sentirmi troppo male?»
A
«Certo», risposi, indicando l’aquilone. «Altrimenti come farei a restituirtelo? Mi hai detto che è solo un prestito.»
«Magari conoscerai mio no
«Temo che non gli farebbe piacere vedermi, Mike. A momenti ficcavo tua mamma in un mare di guai.»
«Capirà che non è stata colpa tua. Non hai scelto tu di lavorare con quel tizio.» Il ragazzino aggrottò la fronte. Posò il tramezzino, prese un tovagliolo e ci tossì dentro. «Il signor Hardy sembrava una persona tanto gentile. Ci ha portato sulle giostre.»
Un sacco di ragazzine la pensavano allo stesso modo, mi dissi. «Non hai avuto uno strano… presentimento quando l’hai incontrato?»
Mike scosse il capo, continuando a tossire. «No. Mi è piaciuto subito. E credo che anch’io gli fossi simpatico.»
Mi tornò in mente Lane sulla ruota, mentre dava a Mike del piccolo storpio.
A
Ero venuto per pranzo, per accompagnarli all’aeroporto e salutarli, ma esisteva anche un altro motivo. «Ho bisogno di farti una domanda, Mike. Riguarda il fantasma che ti ha svegliato, avvisandoti che mi trovavo al parco in pericolo di vita. Tutto a posto? Ti ha messo a disagio?»
«No, ma non è come in TV. Non ho visto nessuna sagoma trasparente che galleggiava nell’aria ululando. Ho alzato la testa e lo spettro era lì, seduto sul mio letto quasi fosse di carne e ossa.»
«Perché non cambiate argomento?» interve
«Un’ultima domanda e poi lascio perdere.»
«D’accordo.» Iniziò a sparecchiare.
Martedì avevamo portato Mike a Joyland. All’alba del mercoledì, A