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— Quell'animale era esausto, quando l'abbiamo lasciato libero; può darsi che non sia ancora riuscito a catturare una preda. Quello che è tornato ha portato un carico più leggero, sul passo. Vado a controllare la larghezza di questa parete. Forse l'animale che abbiamo ci potrà portare tutti e tre, per un breve tratto.
Soffiò nel fischietto, e il grifone grigio, con quella fedele obbedienza che non mancava di stupire Roca
Il vento gelido continuava a soffiare. Yahan andò a raggomitolarsi al riparo di una roccia e chiuse gli occhi. Roca
Era uno strano dono, quello che aveva ricevuto dall'abitante della caverna, il guardiano della sorgente calda, sulla montagna senza nome. Un dono che non avrebbe mai osato chiedere. Laggiù nell'oscurità, accanto alla profonda sorgente calda, gli era stata insegnata un'arte dei sensi che la sua razza, e gli uomini della Terra, avevano incontrato e studiato in altre razze, ma verso la quale erano ciechi e sordi, salvo qualche breve visione e qualche rara eccezione. Per restare fedele alla propria umanità, Roca
Con Kyo aveva sperimentato una forma elementare di linguaggio mentale, ma non desiderava conoscere la mente dei compagni, se i compagni non potevano leggere la sua. La comprensione doveva essere reciproca, se la fiducia e l'amicizia lo erano.
Ma quando si trattava di coloro che avevano ucciso i suoi amici e che avevano spezzato il vincolo della pace, egli era disposto a spiare nelle loro menti, a origliare i loro pensieri. Seduto su una sporgenza di granito, su una montagna senza sentieri, adesso Roca
Non sapeva ancora come distinguere una voce dall'altra, ed era stordito da cento diversi luoghi, cento diverse posizioni: ascoltava come i bambini in fasce, senza capacità di discriminazione. Coloro che nascono con occhi e orecchi devono imparare a vedere e ad ascoltare, e distinguere una faccia in mezzo alle duplici immagini, una per occhio, che gli giungono da un mondo in cui il «sopra» e il «sotto» sono invertiti, a scegliere un significato in mezzo a una confusione di rumori. Il guardiano della fonte aveva un dono di cui Roca
Roca
E poi, all'improvviso, emerse dal caos qualcosa di assolutamente chiaro, un contatto più netto di quello di una mano posata sulla sua pelle nuda. Qualcuno stava venendo verso di lui, un uomo che con la mente aveva percepito la mente di Roca
Roca
— C'è… c'è una nave dell'aria — mormorò con voce roca, come parlando nel so
Indicò un punto dove non c'era nulla: cielo, nubi.
— Laggiù — ripeté.
Yahan, guardando nuovamente nel punto indicato da Roca
La forma nera dive
— Mettiti al riparo — mormorò a Yahan, ma non riuscì a muoversi. L'elicottero saliva ondeggiando, con le pale coperte da brandelli di nubi sfilacciate. Mentre lo vedeva avvicinarsi, Roca
Un lampo, una scossa di dolore bruciante, dolore nella propria carne, insopportabile. Il contatto mentale si spezzò, svanì completamente. Roca
Dalla destra, dall'abisso di nuvole, giunse come una freccia una bestia grigia alata, montata da un uomo che gridava con una voce simile a un'alta, trionfale risata. Un battitto delle grandi ali grige spinse in avanti destriero e cavaliere, direttamente contro la macchina sospesa nell'aria, a piena velocità, testa in avanti. Ci fu un suono lacerante, come l'inizio di un grande urlo, e poi il cielo rimase vuoto.
I due uomini sulla sporgenza si affacciarono a guardare, attoniti. Dal basso non giunse nessun rumore. Le nubi coprivano l'abisso, vagavano sopra di esso.
— Mogien!
Roca