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No, Lisa decisamente non era come A

Sentì la rabbia montarle nel petto.

A

Lisa aveva notato che le mani della do

Mise da parte quel pensiero. Non avrebbe ceduto. Qualunque fosse il motivo di quella cooperazione, Lisa intendeva sfruttarlo a proprio vantaggio.

Fece un ce

Lasciando cadere i libri sul tavolo, A

«Ha detto che la Campana controlla l’evoluzione.» Lisa indicò i libri e i manoscritti sul tavolo con un ampio gesto del braccio. «Ma ciò che vedo qui è soltanto una radiazione mutagena che avete collegato a un programma di eugenetica: costruire un essere umano migliore tramite la manipolazione genetica. Quando lei ha usato il termine ‘evoluzione’, è stato soltanto per eccesso di enfasi?»

A

«Nel consueto senso darwiniano del termine, direi.»

«E cioè?»

Lisa si mostrò perplessa. «Un graduale processo di mutazioni biologiche, in cui un organismo unicellulare si è diffuso e si è diversificato fino a raggiungere l’attuale gamma di organismi viventi.»

«E Dio non ha un ruolo in tutto ciò?»

Lisa fu sorpresa di quella domanda. «Come vuole il creazionismo?»

A

«Non dirà sul serio? Fra un attimo tirerà fuori che l’evoluzione è soltanto una teoria.»

«Non sia sciocca. Non sono un’incompetente, che per teoria intende ‘intuizione’ o ‘congettura’. Nulla, nella scienza, arriva a essere una teoria senza una vasta base di fatti e ipotesi verificate.»

«Perciò lei accetta la teoria dell’evoluzione di Darwin?»

«Certamente, senza il minimo dubbio. Trova conferma in tutte le discipline scientifiche.»

«Allora perché stava parlando di…»

«Una cosa non esclude necessariamente l’altra.»





Lisa inarcò un sopracciglio. «Disegno intelligente ed evoluzione?»

A

Lisa scosse la testa: una ex nazista che faceva propaganda pseudoscientifica… Che cosa stava succedendo?

A

Lisa a

A

«E cioè?»

«La casualità delle mutazioni. Il puro caso non avrebbe potuto produrre così tante mutazioni vantaggiose nel tempo. Quante malformazioni alla nascita ha

Lisa aveva già sentito quell’argomentazione: l’evoluzione delle specie è stata troppo rapida per essere frutto di un puro caso. Non ci cascava. «L’evoluzione non è dovuta solo al caso. La selezione naturale, o pressione ambientale, elimina le mutazioni nocive e consente soltanto agli organismi più efficienti di trasmettere i propri geni.»

«La sopravvivenza del più forte?»

«O di quelli forti a sufficienza. Le mutazioni non devono essere necessariamente perfette, purché siano abbastanza positive da procurare un vantaggio. E, nell’arco lunghissimo di centinaia di milioni di a

«Centinaia di milioni di a

«Presumo che si riferisca all’esplosione cambriana, giusto?» chiese Lisa. Era uno dei capisaldi dei sostenitori del disegno intelligente. Durato quindici milioni di a

«Nein. C’è un’abbondanza di prove fossili a testimoniare che quell’improvvisa comparsa di invertebrati non fu poi così improvvisa. Nel Precambriano c’erano spugne in abbondanza e metazoi simili a vermi. Anche la diversità delle forme di quel periodo può essere giustificata dalla comparsa nel codice genetico dei geni Hox.»

«I geni Hox?»

«Una serie di quattro-sei geni di controllo è comparsa nel codice genetico appena prima del periodo Cambriano. Si è scoperto che erano una sorta di interruttori di controllo per lo sviluppo embrionale; definivano l’alto e il basso, la destra e la sinistra, insomma la forma corporea di base. I moscerini della frutta, le rane, gli esseri umani ha

Sebbene non sapesse dove stessero andando a parare, Lisa si sorprese delle approfondite conoscenze di A

«Perciò l’emergere dei geni Hox prima del periodo Cambriano potrebbe spiegare quella drammatica esplosione di forme di vita diverse. Tuttavia i geni Hox non spiegano altri momenti di evoluzione rapida, quasi intenzionale.»

«Per esempio?»