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Anche le nere sopracciglia di suo padre, adesso, formavano una linea diritta. Lui congedò Michael e la cameriera e cambiò argomento, con un gesto secco. — È un errore — disse in tono asciutto, — mandare a scuola i contadini e le do

Due o tre a

Si voltò a guardare ancora, attraverso il vetro spesso e irregolare, la baia di Songe, la lontana curva della riva velata dalla pioggia incessante. Era una figura vivida, eretta nella luce tetra, con la lunga go

— Sarebbe ora che ti sposassi, Luz Marina.

Lei attese l’altra frase, inevitabile.

— Da quando è morta tua madre… — E il sospiro.

Basta, basta, basta!

Si girò verso di lui. — Ho letto quel libro — disse.

— Quale libro?

— Deve averlo dimenticato il dottor Martin. Cosa significa «colonia penale»?

— Non avevi il diritto di toccarlo!

Suo padre era sorpreso. Questo, se non altro, era interessante.

— Credevo che fosse una scatola di frutta secca — disse lei, e rise. — Ma cosa significa «colonia penale»? Una colonia di criminali, una prigione?

— Questo non ti riguarda.

— I nostri antenati sono stati mandati qui come prigionieri, giusto? Lo dicevano quelli di Shantih a scuola. — Falco si stava sbiancando in volto, ma il pericolo esaltava Luz: la sua mente turbinava, e lei diceva ciò che le passava nella mente. — Dicono che quelli della prima generazione erano tutti delinquenti. Il governo della Terra si serviva di Victoria come di una prigione. Quelli di Shantih dicono che loro sono stati mandati qui perché credevano nella pace o in qualcosa di simile, ma noi siamo stati relegati su questo mondo perché eravamo tutti ladri e assassini. E quasi tutti quelli della prima generazione erano uomini, e le loro do

Falco si era alzato. Si mosse; Luz restò immobile.

— No — disse in tono leggero, quasi indifferente. — No padre.

La sua voce fermò l’uomo: anche lui restò immobile, e la guardò. Per un momento, la vide. Lei scorse nei suoi occhi che la vedeva e che aveva paura. Per un momento, solo per un momento.

Suo padre si voltò. Andò al tavolino e prese il libro dimenticato dal dottor Martin. — Che importanza ha, Luz Marina? — chiese, alla fine.



— Vorrei saperlo.

— È accaduto cent’a

Luz a

— Ciò che mi esaspera — disse lui, ma senza collera, — è che tu abbia dato ascolto alle chiacchiere di quei vermi. Ha

Luz a

"Ma il guaio", pensò quando fu sola nella sua stanza, "è che questi trucchi sono tranelli anche per me".

Aveva sbagliato a discutere con suo padre e ad avere la meglio nella discussione. Lui non gliel’avrebbe perdonato.

Tutte le ragazze della sua età e del suo rango, in città, ormai erano sposate da due o tre a

Già: a cosa serviva, lei? Alla continuità della casata di Falco, ovviamente. E poi? Herman Marquez o Herman Macmilan. E non c’era più niente da fare. Sarebbe diventata una moglie. Sarebbe diventata una nuora. Avrebbe portato i capelli raccolti in una crocchia, avrebbe rimproverato i servitori, avrebbe ascoltato gli uomini far baldoria nella sala, dopo cena, e avrebbe avuto figli. Uno all’a

— Aldito ha un tale caratteraccio! È scatenato come un bambino bizzoso.

Luz fece una smorfia e sputò. Sputò sulle piastrelle del pavimento della stanza. Fissò il piccolo grumo grigiastro di saliva e si augurò di potervi a

E la sua mente sfrecciò via, lontano da quella casa e da quell’ora, e tornò a un altro tempo, più spazioso.