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—  Io — disse Arha, guardando lontano lontano, come se cercasse di vedere qualcosa che non poteva vedere, qualcosa che era scomparso.

Una volta chiese: — Cosa fece la… la madre, quando andarono a portar via la bambina?

Però Manan non lo sapeva: non aveva accompagnato le sacerdotesse in quell’ultimo viaggio.

E lei non riusciva a ricordare. A cosa serviva ricordare? Era perduto, tutto perduto. Era giunta dove doveva giungere. Di tutto il mondo, lei conosceva solamente un luogo: il Luogo delle Tombe di Atuan.

Durante il primo a

I giorni passavano, gli a

La cosa più bella che poteva accadere loro era di ottenere il permesso di andare a pescare nel torbido fiume verde che scorreva attraverso il deserto, mezzo miglio a nordest del Luogo: portarsi dietro una mela o una pa





Entro il recinto del Luogo — non aveva altro nome; e non gliene occorrevano altri, perché era il luogo più antico e più sacro tra tutti i luoghi delle Quattro Terre dell’impero di Kargad — vivevano circa duecento persone, e c’erano molti edifici: tre templi, la Casa Grande e la Casa Piccola, i quartieri dei custodi eunuchi, e all’esterno, vicino al muro, le caserme delle guardie e le capa

Quel tempio era un cubo di pietra, intonacato di bianco, senza finestre, con un porticato basso e una porta. Più vistoso, e più recente di diversi secoli, era il tempio del re-dio, un poco più in basso, con un alto pronao e una fila di tozze colo

Dietro il palazzo, intorno alla cresta della collina, si stendeva un massiccio muro di pietra a secco, che in molti punti era parzialmente crollato. All’interno dell’anello di quel muro, parecchie pietre nere, alte sei o sette braccia, si ergevano spuntando come dita dalla terra. Appena l’occhio le scorgeva, continuava a ritornarvi. Erano cariche di significato, eppure era impossibile dire cosa significassero. Erano nove in tutto. Una era eretta, le altre più o meno inclinate, due erano cadute. Erano incrostate di licheni grigi e arancione, come se fossero chiazzate di vernice: tutte tra

Lei non vi andava spesso, e nessun altro metteva mai piede nel recinto in cui sorgevano, sull’altura entro il muro di roccia dietro il palazzo del trono. Due volte l’a