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Poi tacque, e quando riprese a parlare lo fece con voce normale, come se fosse stato liberato da un incantesimo o da una visione e non ne avesse un chiaro ricordo.

Il porto di Astowell, alla foce di un fiume tra alture rocciose, era sulla riva settentrionale dell’isola, e tutte le capa

L’arrivo degli stranieri fu accolto con eccitazione e sbigottimento, in una stagione in cui nessuna barca aveva mai sfidato i mari intorno ad Astowell. Le do

Quelli tacquero; alcuni sorridevano, altri erano torvi.

Il vecchio capo rispose: — Il mare.

—  E più oltre non ci sono altre terre?

—  Questa è l’Ultima Terra. Non ce ne sono altre, più in là. Non c’è che acqua fino all’orlo del mondo.

—  Questi sono saggi, padre — disse un uomo più giovane. — Navigatori, viaggiatori. Forse sa

—  Non ci sono terre a oriente di questa — ribadì il vecchio, e guardò a lungo Ged e non gli disse altro.

Quella notte i due compagni dormirono nel calore fumoso della grande casa. Prima dell’alba, Ged destò l’amico mormorando: — Estarriol, svegliati. Non possiamo rimanere, dobbiamo andare.

—  Perché così presto? — chiese Veccia, inso

—  Non è presto: è tardi. Sono stato troppo lento nell’inseguirla. Ha trovato il modo di sfuggirmi, e così mi conda





—  Dove dobbiamo seguirla?

—  Verso oriente. Vieni. Ho riempito d’acqua gli otri.

Perciò lasciarono la casa prima che qualcuno si svegliasse nel villaggio, eccettuato un bimbo che pianse un po’ nel buio di una capa

Quel giorno trovarono cieli sereni. Il vento del mondo era freddo e spirava a raffiche da nordest, ma Ged aveva suscitato il vento magico: il primo atto di magia che avesse compiuto da quando aveva lasciato l’isola delle Mani. Navigarono velocemente verso est. La barca era scossa dalle grandi onde fumanti illuminate dal sole, che l’investivano nella sua corsa; ma procedeva validamente come aveva promesso il suo costruttore, reagendo al vento magico come una nave di Roke carica d’incantesimi.

Ged non parlò quella mattina, se non per ri

Per tutto il pomeriggio fendettero le acque verso oriente, senza deviare e senza rallentare. Una sola volta Ged ruppe il silenzio per dire: — Sei d’accordo con quanti pensano che il mondo è tutto mare privo di terre oltre gli stretti Esterni o con quanti immaginano altri arcipelaghi o immense terre mai scoperte sull’altro emisfero del mondo?

—  In questo momento — rispose Veccia, — sono d’accordo con quanti pensano che il mondo ha una sola faccia e che chi si spinge troppo lontano cadrà dall’orlo.

Ged non sorrise: non aveva più gaiezza. — Chi sa cosa potrebbe incontrare un uomo, là? Non noi, che non ci allontaniamo mai dalle nostre coste.

—  Alcuni ha

Ged non replicò.

Per tutto quel giorno e per tutta quella notte furono spinti dal possente vento della magia sopra le grandi onde dell’oceano, verso oriente. Ged vegliò dal crepuscolo all’alba, perché nell’oscurità la forza che l’attirava o lo sospingeva diveniva ancora più potente. Guardava sempre avanti, sebbene i suoi occhi, nella notte illune, non potessero vedere più degli occhi dipinti sulla cieca prua della barca. Allo spuntar del giorno il suo volto scuro era cinereo per la stanchezza, e lui era così intirizzito dal freddo che quasi non riuscì a sdraiarsi per riposare. Mormorò: — Mantieni il vento magico da occidente, Estarriol. — E si addormentò.

Il sole non comparve, e poco dopo la pioggia cominciò a scrosciare sulla prua da nordest. Non era una tempesta, ma solo il lungo vento freddo e la pioggia dell’inverno. Ben presto tutto, sulla barca scoperta, s’infradiciò, nonostante il telo incatramato che avevano acquistato, e Veccia aveva l’impressione di essere bagnato fino alle ossa, e Ged rabbrividiva nel so

Allora lo prese un certo timore, quando cominciò a chiedersi quanto potere magico sarebbe rimasto a lui e a Ged se avessero continuato ad allontanarsi dalle terre dove gli uomini devono vivere.

Ged vegliò di nuovo, quella notte, e continuò a mantenere la barca diretta a oriente. Quando ve

La sera di quel giorno, Veccia parlò dopo un lungo silenzio. — Amico mio — disse, — una volta parlavi come se fossi sicuro che avremmo trovato una terra. Non vorrei discutere la tua visione se non fosse per questo: potrebbe essere un trucco, un inga