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Nola scorse il documento e si soffermò su una frase che conteneva una serie familiare di parole chiave.

Jim, la scultura dice che è stato trasferito in un luogo segreto sottoterra dove le informazioni sono nascoste.

«Questo testo proviene dal forum del direttore su Kryptos» spiegò Rick. «Sono a

Nola continuò a far scorrere lo sguardo finché individuò un altro messaggio che conteneva parole chiave.

Anche se Mark ha detto che le indicazioni lat/long puntano da qualche parte a Washington dc le coordinate che ha usato sono sbagliate di un grado: Kryptos sostanzialmente indica se stesso.

Parrish si avvicinò alla scultura e fece scorrere la mano su quel criptico mare di lettere. «Gran parte di questo codice deve essere ancora decifrato e c’è molta gente convinta che il messaggio possa effettivamente collegarsi ad antichi segreti massonici.»

A Nola ve

Strano.

Per un momento le sembrò quasi di intuire che Kryptos fosse una moderna piramide massonica: un codice composto da molti elementi in materiali diversi, ognuno con un proprio ruolo specifico. «Tu credi che in qualche modo Kryptos e la piramide massonica possano nascondere lo stesso segreto?»

«Chi lo sa?» Parrish lanciò un’occhiata frustrata alla scultura. «Dubito che conosceremo mai l’intero messaggio, a meno che qualcuno non convinca il direttore ad aprire la sua cassaforte e a dare una sbirciata alla soluzione.»

Nola a

Stranamente il nome di William Webster stimolò la memoria di Nola, che rammentò un altro brano del testo decifrato di Kryptos:

È SEPOLTO LAGGIÙ, DA QUALCHE PARTE. CHI CONOSCE L’ESATTA POSIZIONE? SOLO WW

Anche se nessuno sapeva cosa esattamente fosse sepolto laggiù, quasi tutti erano convinti che "WW" si riferisse a William Webster. Nola una volta aveva sentito dire che in realtà quelle lettere si riferivano invece a un certo William Whiston, un teologo della Royal Society. In ogni caso, non si era mai presa il disturbo di pensarci molto.

«Devo ammettere che non mi intendo granché di arte» stava dicendo Rick. «Ma credo che questo tizio, Sanborn, sia davvero un genio. Ho guardato quel suo Cyrillic Projector in internet, hai presente? Un dispositivo che proietta giganteschi caratteri cirillici: sono brani tratti da un documento del KGB sul controllo della mente. Inquietante.»

Nola non lo stava più ascoltando. Studiava il foglio che aveva in mano, dove aveva trovato la terza parola chiave in un altro post.

Giusto, quell’intera parte è un brano, citato parola per parola, tratto dal diario di un famoso archeologo che parla del momento in cui, scavando, aveva scoperto un antico PORTALE che conduceva alla tomba di Tutankhamon.

Nola sapeva che l’archeologo citato in Kryptos era l’eminente egittologo Howard Carter. Nel post seguente, infatti, veniva fatto il suo nome.

Ho appena dato un’occhiata online al resto degli appunti che Carter aveva scritto sul campo e, a quanto pare, aveva trovato una tavoletta di creta con l’avvertimento che la piramide comporta pericolose conseguenze per chiunque disturbi la pace del faraone. Una maledizione! Dobbiamo preoccuparci? :-)

Nola aggrottò la fronte. «Santo cielo, Rick, il riferimento di questo idiota alla piramide non è neppure corretto. Tutankhamon non ve

Parrish si strinse nelle spalle. «Sono dei tecnici.» Poi Nola vide l’ultima parola chiave.





Gente, voi lo sapete che non sono un teorico dei complotti, ma Jim e Dave farebbero meglio a decifrare questo symbolon inciso perché sveli il suo ultimo segreto prima che il mondo finisca nel 2012… Ciao.

«Comunque» riprese Parrish «ho pensato che avresti voluto sapere del forum su Kryptos prima di accusare il direttore della CIA di nascondere informazioni segretate riguardanti un’antica leggenda massonica. Non so perché, ma dubito che un uomo potente come lui abbia tempo per questo genere di cose.»

Nola visualizzò le immagini di tutte quelle personalità influenti che partecipavano a un antico rito. Se solo Rick sapesse…

Lei era certa che, in ultima analisi, il messaggio di Kryptos, qualunque fosse, aveva sicuramente significati mistici occulti. Alzò lo sguardo sull’opera d’arte scintillante — un codice tridimensional che se ne stava muto nel cuore di una delle più importanti agenzie d’intelligence del paese — e si domandò se avrebbe mai svelato il suo ultimo segreto.

Tornando indietro con Rick, Nola sorrise suo malgrado.

È sepolto laggiù, da qualche parte.

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Questa è una follia.

Incappucciato, Robert Langdon non poteva vedere nulla mentre l’Escalade procedeva veloce in direzione sud lungo le strade deserte. Seduto accanto a lui, Peter Solomon continuava a tacere.

Dove mi sta portando?

La curiosità di Langdon era venata di una certa apprensione, e la sua immaginazione si era scatenata nel tentativo disperato di mettere insieme tutti i pezzi. Peter non aveva mostrato il minimo segno di dubbio o di incertezza dopo le sue affermazioni. La Parola perduta è sepolta in fondo a una scala sormontata da una grande pietra incisa? Sembrava impossibile.

La presunta incisione sulla pietra era ancora ben presente nella memoria di Langdon… eppure i sette simboli, per quel che ne sapeva lui, continuavano a non avere alcun senso.

La squadra del massone: simbolo di onestà e dell’essere "morale". Le lettere "Au": simbolo chimico dell’oro.

Sigma: la lettera greca "S", simbolo matematico della somma di tutte le parti.

La piramide: il simbolo egizio dell’uomo che tende al cielo. Delta: la lettera greca "D", simbolo matematico del cambiamento.

Mercurio: così com’era rappresentato dal suo più antico simbolo alchemico.

Ouroboros o uroboro: simbolo dell’interezza e della riconciliazione.

Solomon insisteva nell’affermare che quei sette simboli costituivano un "messaggio". Ma, se così era, si trattava di un messaggio che Langdon non sapeva interpretare.

L’Escalade rallentò e svoltò bruscamente a destra, immettendosi su una strada dalla pavimentazione diversa, forse di ghiaia. Langdon raddrizzò la testa, ascoltando con attenzione in cerca di indizi sul luogo in cui si trovava. Erano in viaggio da meno di dieci minuti e, nonostante avesse tentato di seguire mentalmente il percorso, aveva perso quasi subito l’orientamento. Per quello che ne sapeva, potevano benissimo essere tornati alla House of the Tempie.

L’Escalade si fermò e Langdon sentì abbassarsi il vetro di un finestrino.

«Agente Simkins della CIA» si presentò il loro autista. «Ci stavate aspettando, credo.»

«Sì, signore» rispose una secca voce militare. «Il direttore Sato ha telefonato per avvertirci. Un momento soltanto: sposto le transe