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— Avresti dovuto inserire anche un localizzatore, in modo che potesse chiedere aiuto.

Dopo aver armeggiato con la piatta scatola di metallo, Gilchrist scosse il capo e spostò un po' più in alto le mani giunte di Kivrin; quel movimento fece scivolare all'indietro le maniche troppo lunghe, rivelando su una mano della ragazza un taglio da cui scendeva una sottile linea scura di sangue secco.

— C'è qualcosa che non va — avvertì Dunworthy, girandosi verso Mary. — È ferita.

Intanto Kivrin aveva ripreso a parlare con le mani giunte e Gilchrist stava a

— Non è ancora partita e già ha

Accostatosi al pa

— Signor Dunworthy, Dottoressa Ahrens — salutò, indirizzando a Mary un ce

— Cosa è successo a Kivrin? — domandò Dunworthy.

— Successo? — ripeté Gilchrist, in tono sorpreso. — Non so cosa lei voglia dire.

Nel frattempo Kivrin si stava avvicinando a sua volta alla partizione, tenendo le go

— Voglio parlare con lei — tempestò Dunworthy.

— Temo che non ce ne sia il tempo — ribatté Gilchrist. — Abbiamo un orario da rispettare.

— Esigo di parlarle.

Gilchrist arricciò le labbra in una smorfia che fece apparire due linee bianche sui lati del suo naso.

— Posso ricordarle, Signor Dunworthy — replicò con estrema freddezza, — che questa transizione è gestita da Brasenose e non da Balliol? Naturalmente apprezzo l'assistenza che lei ci ha fornito prestandoci il vostro tecnico e rispetto i suoi numerosi a

— Allora perché la vostra inviata si è ferita ancora prima di partire?

— Oh, Signor Dunworthy, sono così contenta che sia venuto — interve

Eccitante.

— Stai sanguinando — ribatté Dunworthy. — Cosa ti è successo?

— Nulla — replicò Kivrin, toccandosi con cautela la tempia e guardandosi poi le dita. — Fa parte del travestimento — spiegò, poi spostò lo sguardo su Mary e aggiunse. — Dottoressa Ahrens, sono felice che sia qui anche lei.

Mary si era alzata in piedi, con la borsa della spesa ancora stretta in mano.

— Voglio vedere il punto dell'inoculazione antivirale — disse. — Hai avuto altre reazioni a parte il gonfiore? Senti prurito?

— È tutto a posto, Dottoressa Ahrens — garantì Kivrin, tirando indietro la manica e lasciandola ricadere prima che Mary potesse dare una buona occhiata alla parte inferiore del suo braccio. Sull'avambraccio della ragazza spiccava comunque un altro livido rossastro che si stava già tingendo di azzurro e di nero.

— Mi sembra più pertinente chiederle perché sta sanguinando — insistette Dunworthy.

— Fa parte del travestimento, gliel'ho già detto. Io sono Isabel de Beauvrier e si suppone che sia stata assalita dai briganti mentre ero in viaggio — spiegò Kivrin, girandosi e indicando le casse e il carro rovesciato. — Le mie cose sono state rubate e sono stata abbandonata per morta. È stato lei a darmi quest'idea, Signor Dunworthy — concluse, in tono di rimprovero.



— Non ho certo suggerito che tu partissi coperta di sangue e di lividi — ritorse Dunworthy.

— Il sangue finto non era una soluzione pratica — interve

— E non le è venuto in mente di simulare una ferita realistica? — infuriò Dunworthy. — Invece le ha dato una botta sulla testa?

— Signor Dunworthy, lasci che le ricordi…

— Che questo è un progetto di Brasenose e non di Balliol? Ha da

— Signor Dunworthy — replicò Gilchrist, con una smorfia sempre più accentuata, — anche se il Signor Chaudhuri è il suo tecnico di rete, questa è la mia transizione. Le garantisco che ho pensato a ogni possibile contingenza…

— È soltanto un graffio — interloquì Kivrin, — e non fa neppure male. Sto bene, davvero. Per favore, Signor Dunworthy, non si agiti in questo modo. L'idea di essere ferita è stata mia, perché mi sono ricordata quello che lei mi aveva detto in merito a quanto fossero vulnerabili del do

Per te sarebbe impossibile apparire più vulnerabile di quanto sei, pensò Dunworthy.

— Inoltre, se fingerò di essere svenuta potrò sentire quello che la gente dice sul mio conto e non mi verra

— È tempo che si metta in posizione — avvertì Gilchrist, avvicinandosi con fare minaccioso al pa

— Arrivo — rispose Kivrin, senza però acce

— Siamo pronti ad attivare la rete.

— Lo so — ribatté in tono deciso la ragazza, — e mi metterò in posizione non appena avrò salutato il Signor Dunworthy e la Dottoressa Ahrens.

Con un secco ce

— Cosa richiede il mettersi in posizione? — domandò Dunworthy. — Farsi dare una botta in testa da Gilchrist perché alla Sezione Statistiche gli ha

— Richiede che io mi sdrai e chiuda gli occhi — sorrise Kivrin. — Non si preoccupi.

— Non c'è ragione perché non si possa aspettare fino a domani e dare almeno a Badri il tempo di effettuare un controllo dei parametri.

— Voglio vedere di nuovo l'area dell'inoculazione — aggiunse Mary.

— Voi due la volete smettere di agitarvi? — ribatté Kivrin. — L'inoculazione non mi causa prurito, il taglio non mi fa male e Badri ha passato l'intera mattinata ad effettuare controlli. So che siete preoccupati per me, ma vi prego di non esserlo… la transizione avverrà sulla strada principale fra Oxford e Bath, a circa tre chilometri da Skendgate. Se non arriverà nessuno raggiungerò a piedi il villaggio e racconterò di essere stata assalita dai banditi, naturalmente dopo aver stabilito dove mi trovo in modo da poter rintracciare il punto di transizione. Ora però voglio ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me — proseguì, appoggiando una mano contro il vetro. — Desideravo recarmi nel medioevo più di ogni altra cosa, e adesso sto per andarci davvero.

— È probabile che tu avverta dolore di testa e stanchezza dopo la transizione — avvertì Mary. — Sono normali effetti dello spostamento temporale.

— È ora che prenda posizione — ripeté Gilchrist, accostandosi di nuovo alla partizione.

— Devo andare — disse Kivrin, sollevando le pesanti go