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Dunworthy si disse che «apocalittico» era probabilmente il termine più adeguato per descrivere anche soltanto l'idea che lui potesse salvare Kivrin, considerato che quando infine Colin lo ebbe riportato nella sua stanza era spossato e aveva di nuovo la febbre.

— Ora riposi — consigliò Colin, aiutandolo a mettersi a letto. — Non si può permettere di avere una ricaduta se vuole salvare Kivrin.

— Devo vedere Badri — replicò lui. — E anche Finch.

— Provvederò io a tutto — promise Colin, saettando fuori della stanza.

Dunworthy pensò che per prima cosa avrebbe dovuto ottenere che lui e Badri venissero dimessi e procurarsi assistenza medica nel caso che Kivrin fosse stata malata… e lui avrebbe anche dovuto farsi vaccinare contro la peste. Si chiese quanto tempo ci volesse perché il vaccino facesse effetto e ricordò che Mary aveva detto di aver immunizzato Kivrin quando si era recata in ospedale per farsi installare il registratore nel polso, il che significava due settimane prima della transizione. Forse però non ci voleva tutto quel tempo per ottenere l'immunità.

L'infermiera ve

— Sto per finire il mio turno — disse, leggendo il suo rilevatore.

— Fra quanto tempo potrò essere dimesso? — chiese Dunworthy.

— Dimesso? — esclamò lei, in tono compiaciuto. — Però, dobbiamo davvero sentirci meglio.

— Ho chiesto fra quanto tempo — ripeté lui.

— C'è una notevole differenza fra il sentirsi pronti a fare due passi e l'essere pronti ad andare a casa — replicò la ragazza, accigliandosi e regolando la flebo. — Non deve esagerare.

Se ne andò, e di lì a pochi minuti tornò Colin, accompagnato da Finch e munito del libro sul medioevo.

— Ho pensato che potesse servirle per i costumi e cose del genere — a

E uscì a precipizio.

— Ha un aspetto decisamente migliore, signore — commentò Finch, — e ne sono lieto. Temo che a Balliol ci sia molto bisogno di lei. Si tratta della Signora Gaddson… ha accusato Balliol di minare la salute di William ed ha affermato che la tensione congiunta dell'epidemia e della lettura di Petrarca ha da

— Le dica che se ci vuole provare è la benvenuta. Basingame è in Scozia, da qualche parte — ribatté Dunworthy. — Ho bisogno di sapere con quanto anticipo rispetto all'esposizione deve essere somministrato il vaccino contro la peste bubbonica, e voglio che il laboratorio venga preparato per una transizione.

— Attualmente lo stiamo usando come magazzino — spiegò Finch. — Abbiamo ricevuto da Londra parecchie spedizioni di scorte, sebbene manchi ancora la carta igienica, nonostante io avessi specificatamente richiesto…

— Sposti le scorte nella sala comune — lo interruppe Dunworthy. — Voglio che il laboratorio sia pronto il più presto possibile.

Colin aprì la porta con il gomito e spinse dentro la sedia a rotelle di Badri, servendosi dell'altro braccio e di un ginocchio per tenere aperto il battente.

— Ho dovuto portarlo via di soppiatto per non farmi vedere dalla caposala — a

— Voglio… — riprese Dunworthy, ma subito s'interruppe, guardando il tecnico. Quel progetto era impossibile, Badri non era in condizione di gestire la rete. Appariva esausto soltanto per essere stato spinto fin lì dalla sua corsia e stava tormentando la tasca della vestaglia come aveva fatto con la cintura.

— Avremo bisogno di due RTN, di un misuratore di luce e di una soglia — affermò Badri; il suo tono di voce era ancora spossato, ma da esso era svanita ogni traccia di disperazione. — E ci servira

— Cosa mi dite dei dimostranti che si erano raccolti davanti a Brasenose? — domandò Dunworthy. — Cerchera

— No — rispose Colin. — Adesso sono accampati davanti alla Sede dell'Associazione Nazionale e sta

Bene, pensò Dunworthy. Così Montoya sarà troppo occupata a difendere il cortile della chiesa dai dimostranti per interferire. Troppo occupata per cercare il registratore di Kivrin.

— Che altro ti serve? — domandò a Badri.

— Una memoria isolata e una di scorta per il backup — rispose lui, tirando fuori dalla tasca un foglio e abbassando lo sguardo su di esso. — E anche un collegamento remoto per i controlli dei parametri. Porse quindi la lista a Dunworthy che la consegnò a Finch.

— Ci servirà anche assistenza medica per Kivrin — aggiunse Dunworthy, — e voglio che venga installato un telefono in questa stanza.

Finch stava osservando la lista con la fronte aggrottata.

— Non provi a dirmi che abbiamo esaurito una di quelle cose — minacciò Dunworthy, prima che lui potesse protestare. — Implori, prenda a prestito o rubi, ma trovi tutto. Ti serve altro? — chiese poi, rivolto a Badri.

— Essere dimesso — replicò questi, — il che temo costituirà l'ostacolo principale.

— Ha ragione — interve

— Chi è il tuo dottore? — domandò Dunworthy.

— Il Dottor Gates — rispose Badri, — ma…

— Di certo gli potremo spiegare la situazione — lo interruppe Dunworthy. — Potremmo dire che si tratta di un'emergenza.

— L'ultima cosa che possiamo fare è esporgli la situazione — replicò Badri, scuotendo il capo. — Mentre lei era malato l'ho persuaso a dimettermi perché potessi aprire la rete. Lui non riteneva che stessi abbastanza bene ma ha dato il permesso, e quando poi ho avuto la ricaduta…

— Sei certo di essere in grado di gestire la rete? — chiese Dunworthy, scrutandolo con ansia. — Forse posso far venire qui Andrews, adesso che l'epidemia è sotto controllo.

— Non c'è tempo — gli ricordò Badri, — e poi è stata colpa mia. Voglio gestire la rete personalmente. Forse il Signor Finch riuscirà a trovarmi un altro dottore.

— Già — commentò Dunworthy, — e a convincere il mio a parlare con lui. Avrò bisogno di un costume — continuò, prendendo il libro di Colin e sfogliandone le pagine alla ricerca dell'illustrazione di qualche capo di vestiario medievale. — Niente chiusure adesive, cerniere o bottoni. — Mentre parlava trovò un'illustrazione tratta da Boccaccio e la mostrò a Finch. — Non credo che alla Sezione Ventesimo Secolo abbiano nulla del genere, quindi telefoni all'Associazione Drammaturgica e veda se le possono procurare qualcosa.

— Farò del mio meglio, signore — promise Finch, scrutando la figura con aria dubbiosa.

La porta si spalancò e la capoinfermiera fece irruzione nella stanza, infuriata.

— Signor Dunworthy, questo è un comportamento assolutamente irresponsabile — dichiarò, in un tono che senza dubbio doveva aver causato delle vittime nel corso della Seconda Guerra delle Falkland. — Se non le importa della sua salute, cerchi almeno di non mettere in pericolo quella degli altri pazienti — aggiunse, poi fissò lo sguardo su Finch e concluse: — Il Signor Dunworthy non deve avere altre visite.

Incenerì quindi Colin con un'occhiata e gli strappò di mano la sedia a rotelle.

— Ma cosa le è saltato in mente, Signor Chaudhuri? — sibilò, facendo girare la sedia in maniera tanto brusca che la testa di Badri scattò all'indietro. — Ha già avuto una ricaduta e non ho nessuna intenzione di permetterle di averne un'altra.

E lo spinse fuori della stanza.

— Le avevo detto che non lo tireremo mai fuori di qui — commentò Colin.

La caposala spalancò di nuovo la porta.

— Niente visitatori — scandì, fissando il ragazzo.

— Tornerò — sussurrò lui, e uscì sgattaiolando oltre la do