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4. Il principe non (dire) manco una parola.

7. Ответьте на вопросы:

1. Perché il principe mise alla porta la sua moglie?

2. Perché la principessa riferì al padre insinuazioni e menzogne?

3. Perché le sorelle erano invidiose dell’ultima sorella?

4. Raccontare il testo.

1. La prima e la seconda erano invidiose dell’ultima sorella.

2. una pettinatura.

3.

1. Un mercante aveva tre figlie.

2. Ti dò tre giorni di tempo, non devi assentarti per più di tre giorni.

3. Vogliamo prenderlo per servo?

4. Ora la principessa si era tanto invaghita di questo giovane.

4. si mise.

5.

1. Il padre andava in giro per le fiere.

2. Non devi assentarti per più di tre giorni.

3. Il figlio del re la sposò e la portò nel suo palazzo.

4. Che cominciò a fargli delle proposte.

Amore di sale

C’era una volta[26] un grande re. Questo re aveva tre figlie e quando rimase vedovo riversò tutto il suo amore su di loro. Passò del tempo e le tre ragazze, vedendo con quanto affetto e premura il padre le cresceva, le istruiva e le proteggeva dai dispiaceri e dalle cattiverie del mondo, fecero del loro meglio[27] per fargli dimenticare il dolore che ancora provava per la scomparsa della moglie. Ma un giorno[28], inaspettatamente, il re chiamò la figlia maggiore e le domandò: “Come mi ami, tu, figlia mia?” “Padre mio, ti amo come il miele”, – rispose lei. “Lunga vita a te, figlia mia; e che il Signore mi aiuti a godermi la tua presenza il più a lungo possibile”. E poi chiese alla figlia secondogenita: “E tu come mi ami, figlia mia?” “Come lo zucchero, padre mio”. “Ti auguro tutto il bene di questo mondo, figlia mia; e che il Signore mi conceda a lungo la gioia della tua compagnia”.

Il re fu contento di sentirsi tanto amato dalle due figliole più grandi. Alla fine[29] guardò anche verso la figlia più piccola, che stava timidamente un po’ in disparte[30], e chiese anche a lei: “E tu, figlia mia, come mi ami?”; “Come il sale nelle pietanze, padre mio!” – rispose lei, serenamente, sorridendogli con amore filiale e abbassando la testa e lo sguardo, imbarazzata di dover parlare. Quando le sorelle più grandi sentirono la sua risposta scoppiarono a ridere[31] e voltarono lo sguardo altrove. E il padre, molto arrabbiato, la ammonì: “Vieni un po’ qua, sconsiderata, così ci capiremo meglio! Non hai forse sentito con quale amore filiale mi amano le tue sorelle? Come mai[32] non hai pensato anche tu come loro di dirmi quale dolce amore provi per tuo padre? E’ per questo forse che mi sforzo di allevarvi e di istruirvi in modo che[33] nessun altro al mondo possa eguagliarvi[34]? Vattene[35] da questa casa: tu e il tuo sale!” Quando la povera piccola figlia del re sentì quanto fosse arrabbiato con lei il padre, avrebbe voluto sprofondare nella viscere della terra[36] per aver dato tristezza al genitore, e prendendo il coraggio a due mani[37], rispose: “Perdonami, padre, io non ho voluto darti dispiacere. Ma ho pensato, con la mia mente, che anche se[38] il mio amore non era pari di quello delle mie sorelle, non era comunque al di sotto[39] dello zucchero e del miele”. “Ma guarda, guarda…” – la interruppe il padre, “e osi anche paragonarti alle tue sorelle più grandi? Vai via, figlia impertinente, non voglio neanche più sentirti nominare!” Con queste parole, le chiuse la bocca e la lasciò a

Arrivata lì, si sedette davanti alla porta del castello. La moglie del cantiniere la vide, andò da lei e le chiese cosa volesse: lei rispose che era solo una povera ragazza orfana di tutti e due i genitori[40] e che voleva andare sotto padrone, se solo avesse trovato un posto. Proprio in quei giorni era andata via la ragazza che aiutava la moglie del cantiniere, e lei cercava un’altra. La guardò quindi molto attentamente e la rite

Le voci sulla diligenza e sulla modestia della ragazza che aiutava la moglie del cantiniere arrivarono anche all’orecchio della regina. E questa desiderò vederla e conoscerla. E quando si preparò per presentarsi davanti a lei, la ragazza seppe bene come vestirsi e rivolgersi a lei: a cuore aperto, senza inga

Un pomeriggio, quando ormai stava meglio, parlando con la madre, disse: “Sai, mamma, vorrei prendere moglie”. “Va bene, caro, va bene. Ti cercherò una brava ragazza, figlia di re, buona, di alto rango e brava in casa”. “L’ho già trovata, mamma!” “E chi è? La conosco?” “Non ti arrabbiare, mamma, quando te lo dirò. È la tua cameriera che mi ha rubato il cuore. Fra tutte le figlie di re che ho visto, neanche una mi è piaciuta come lei. Mi ha stregato il cuore”. Dopo qualche incertezza, il re e la regina acconsentirono alle nozze e si prepararono per il fidanzamento del figlio con la cameriera e fissarono la data delle nozze. La fidanzata del principe supplicò i sovrani affinché invitassero un certo re di sua conoscenza, che altri non era che suo padre[46]; ma si guardò bene dal rivelare a qualcuno che era la figlia di quel re.

26

C’era una volta – жил-был когда-то

27

fecero del loro meglio – старались изо всех сил

28

un giorno – как-то

29

alla fine – наконец

30





in disparte – в стороне

31

scoppiarono a ridere – разразились смехом, расхохотались

32

come mai – неужели

33

in modo che – так, что

34

eguagliarsi = uguagliarsi

35

vattene – ступай-ка

36

sprofondare nella viscere della terra – провалиться сквозь землю

37

prendendo il coraggio a due mani – набравшись храбрости

38

anche se – хотя, пусть

39

al di sotto (di) – ниже

40

orfana di tutti e due i genitori – круглая сирота

41

mani d’oro – золотые руки

42

cominciò a volerle bene – полюбила ее

43

divenire = diventare

44

oltre misura – непомерно, сверх меры

45

con sé – с собой

46

che altri non era che suo padre – который был не кто иной, как ее отец