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«Sono la dottoressa Paula Kane», si presentò, salutando con un ce

Painter si era alzato in piedi per guardare la schiera di fotografie satellitari sparpagliate sul tavolo. «Quando sono state scattate?»

«Ieri sera, al crepuscolo», rispose Paula.

La do

«Abbiamo fatto una ripresa agli infrarossi dopo mezzanotte», proseguì Paula, «ma c’è stato un malfunzionamento e abbiamo perso l’immagine.»

Painter fissava le foto, esterrefatto dall’enorme estensione della tenuta: oltre cinquantamila ettari. Si distingueva una piccola pista d’atterraggio, che apriva un varco nella giungla. Un paesaggio di altopiani boscosi, vaste savane e giungla fitta era cosparso di piccoli fabbricati. Al centro della parte più densa della foresta, si ergeva un castello di legno e pietra: la residenza dei Waalenberg.

«Non abbiamo una vista migliore dell’area attorno al palazzo?»

Paula scosse la testa. «È coperta da una densa vegetazione afromontana, una giungla secolare che ormai ha pochi equivalenti in Sudafrica. I Waalenberg ha

«Ed è una copertura perfetta», commentò Painter.

«Ciò che succede là sotto lo sa

«A quale profondità?» chiese Painter, scambiando una breve occhiata con Lisa. Se facevano esperimenti con la Campana, sicuramente l’avevano sepolta nelle viscere della terra.

«Non lo sappiamo con certezza. Ma i Waalenberg ha

«A Witwatersrand.»

«Esatto. Vedo che si è documentato. Le conoscenze in campo minerario sono tornate utili per costruire un complesso sotterraneo sotto il palazzo. Sappiamo che l’ingegnere minerario Bertrand Culbert ve

«Vediamo se indovino: in circostanze misteriose.»

«Calpestato da un bufalo. Ma la sua non è stata né la prima né l’ultima morte associata ai Waalenberg.» Al ricordo della sua compagna, lo sguardo le si riempì di dolore. «Abbondano le voci di misteriose scomparse nell’area.»

«Eppure nessuno ha ancora emesso un mandato per perquisire la tenuta.»

«Deve capire quanto sono fragili le istituzioni sudafricane. I regimi cambiano, ma quello che ha sempre dominato, qui, è l’oro. I Waalenberg sono intoccabili. L’oro li protegge meglio di qualsiasi fossato o esercito privato.»

«E voi?» chiese Painter. «Che interessi ha l’MI5, qui?»

«I nostri interessi ha

Painter si rimise a sedere, stanco. Aveva difficoltà a mettere a fuoco da un occhio. Se lo sfregò, poi, consapevole dell’attenzione di Lisa, si rivolse di nuovo a Paula. Non le aveva ancora rivelato di aver scoperto il simbolo nazista nascosto al centro dello stemma dei Waalenberg, ma evidentemente l’MI5 conosceva già il collegamento.

«Sapevamo che i Waalenberg erano importanti sostenitori della Ahnenerbe Forschungss-und Lehrgemeinschaft, la società per la ricerca e la diffusione del patrimonio storico nazista. Ne ha mai sentito parlare?»

Painter scosse la testa, il che gli procurò una fitta di dolore. Ultimamente l’emicrania si era diffusa al collo e all’intera colo

«La società per il patrimonio storico era un gruppo di ricerca guidato da Heinrich Himmler, che studiava le radici della razza ariana. È stato anche responsabile di alcune delle più efferate atrocità commesse nei campi di concentramento e in altre strutture segrete. Praticamente erano scienziati pazzi e armati.»





Painter trasalì, ma non era più una questione di dolore fisico. Aveva sentito descrivere la Sigma in termini analoghi. Scienziati armati. Era quello il loro vero nemico? Una versione nazista della Sigma?

«Che interesse avevano i Waalenberg in quel tipo di ricerca?» chiese Lisa.

«Non ne siamo del tutto sicuri, ma c’erano molti simpatizzanti nazisti in Sudafrica durante la guerra. Sappiamo che l’attuale patriarca, Baldric Waalenberg, s’interessava anche di eugenetica e che ha partecipato a conferenze scientifiche in Germania e Austria prima che scoppiassero le ostilità. Dopo la guerra, però, si è ritirato dalla scena, portando con sé l’intera famiglia.»

«È andato a leccarsi le ferite?» chiese Painter.

«Non è quello che pensiamo noi. Dopo la guerra, le forze alleate ha

Painter a

«Ma i nazisti erano stati bravi a far sparire gran parte delle loro tecnologie, facendo terra bruciata: ha

Painter e Lisa si scambiarono uno sguardo, ricordando la conversazione fatta con A

«Qualsiasi cosa avessero scoperto, quella tecnologia è stata trafugata tramite i percorsi segreti creati dai nazisti. Si sa ben poco, tra

«Alla tenuta dei Waalenberg?» tirò a indovinare Lisa.

Paula a

«E il nome della sostanza?» chiese Painter, anche se già conosceva la risposta, avendo messo assieme gli elementi in suo possesso. «Si chiamava Xerum 525?»

Paula gli lanciò un’occhiata penetrante, aggrottando le sopracciglia. «Come fa a saperlo?»

«Il combustibile della Campana», mormorò Lisa, sorpresa.

Tutto tornava. Era il momento di parlare apertamente con la dottoressa Paula Kane.

Painter si alzò. «C’è qualcuno che lei deve conoscere.»

La reazione di A

Si erano riuniti in un hangar dell’aeroporto di Richards Bay, mentre due Isuzu Trooper venivano caricati di armi e attrezzature.

Lisa controllava il suo kit medico, mentre ascoltava la discussione in corso tra Painter, A

«Mentre la Campana veniva portata a nord da suo no