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Un cobra reale.

Il serpente fece la guardia al ponte, finché l’uomo biondo platino non staccò una lunga ca

Proseguirono, per nulla turbati. Gray allungò lentamente il collo, mentre si avvicinavano al palazzo, notando un’altra stravaganza dell’edificio. Dai piani superiori si dipartivano ponti sospesi di legno, che conducevano alle cime degli alberi. Insomma, gli ospiti avevano un accesso diretto al tetto della giungla. Anch’essi muniti di lampade, quei sentieri sospesi creavano intere costellazioni nell’oscurità della giungla. Gray girò su se stesso mentre camminava. Le luci brillavano tutt’attorno.

«Attenzione», mormorò Monk, acce

Su uno dei ponti sospesi, la figura di una guardia con un fucile si stagliò contro la luce dei lampioni. Gray lanciò uno sguardo a Monk. Dovevano essercene delle altre. Poteva esserci un intero esercito nascosto tra le fronde. Una fuga sembrava sempre meno probabile.

Infine raggiunsero una scalinata che conduceva a una grande veranda, costruita con legno di albero-zebra lucidato. Lì li attendeva una do

Le parlò in olandese. Gray non parlava correntemente quella lingua, ma la conosceva abbastanza per capire il senso delle loro parole.

«Sono pronti gli altri, Ischke?» chiese l’uomo.

«Aspettiamo soltanto le istruzioni di grootvader», rispose lei, indicando la serra illuminata, all’altra estremità della veranda. «Poi la caccia può cominciare.»

Gray si sforzò di dare un senso a quelle parole, ma non aveva neanche un indizio.

Con un pesante sospiro, l’uomo si voltò verso di loro, aggiustandosi una ciocca di capelli. «Mio no

«Isaak…» lo interpellò la do

Lui si fermò e si voltò. «Ja, Ischke?»

Lei gli parlò nuovamente in olandese. «De jongen en het meisje? Dobbiamo portarli fuori adesso?»

Per risposta ebbe un ce

Mentre Gray traduceva tra sé l’ultima frase, dovettero trascinarlo a forza per smuoverlo. Lanciò uno sguardo alla do

De jongen en het meisje. Il ragazzo e la ragazza. Doveva trattarsi di Ryan e Fiona. Erano ancora vivi. Gray trovò confortante quella rivelazione, ma le ultime parole di Isaak lo avevano fatto raggelare.

Insanguinateli, prima.

In volo sull’Africa,

ore 05.18

Painter era seduto con una pe

Non riuscendo a chiudere occhio, Painter ne aveva approfittato per esaminare la storia del clan dei Waalenberg, raccogliendo tutte le informazioni possibili su quella famiglia.

Conoscere il nemico.





I primi Waalenberg che si erano stabiliti in Africa vi erano giunti via Algeri nel 1617. Con orgoglio, la famiglia faceva risalire la propria storia ai crudeli pirati della Barberia, lungo la costa nordafricana. Il primo Waalenberg era secondo capo timoniere del famoso pirata Sleyman Reis De Veenboer, che comandava un’intera flotta olandese di navi corsare al largo di Algeri.

Arricchitisi col commercio di schiavi, i Waalenberg si erano poi trasferiti a sud, stabilendosi nella grande colonia al capo di Buona Speranza. Ma non smisero di praticare la pirateria: la trasferirono semplicemente sulla terraferma. Si assicurarono il controllo della popolazione d’immigrati olandesi, così, quando fu scoperto l’oro in quegli insediamenti, erano stati i Waalenberg a trarne i maggiori vantaggi. E l’oro non era poco. Il Witwatersrand, una bassa catena montuosa nei pressi di Joha

Era stato su quella ricchezza che la famiglia aveva fondato una dinastia capace di superare inde

Era possibile che ci fossero loro dietro gli eventi del Granitschloß?

Avevano sicuramente il potere e le risorse necessari. E il tatuaggio che Painter aveva notato sull’assassina bionda assomigliava alla «Croce» dello stemma dei Waalenberg. E poi c’erano i gemelli, Isaak e Ischke. Qual era lo scopo del loro viaggio in Europa?

Molte domande senza risposta.

Painter girò una pagina e picchiettò la pe

Logan non aveva fornito informazioni soltanto sulla storia dei Waalenberg, ma anche sul simbolo. Risaliva ai celti, altra tribù nordica. Il simbolo, un emblema del sole, ornava spesso gli scudi celtici e si era perciò conquistato l’appellativo di nodo dello scudo.

Painter fermò la mano.

Nodo dello scudo.

Gli sovve

Painter aveva creduto che Klaus si riferisse a un cappio metaforico. E se invece avesse fatto riferimento a quel simbolo?

Quando il nodo sarà stretto.

Guardando lo stemma dei Waalenberg, Painter si mise a scarabocchiare sul retro di un fax. Ridisegnò il simbolo come se qualcuno avesse stretto il nodo, avvicinando le asole, come quando si allacciano le scarpe.

«Che fai?» chiese Lisa, materializzandosi alle sue spalle.

Preso di soprassalto, Painter strisciò la pe

Sbadigliando, Lisa si appollaiò sul bracciolo del sedile di Painter e gli diede una pacca sulla spalla. «Che indole delicata.» Lasciò la mano dov’era, chinandosi verso di lui. «Sul serio, che cosa stai disegnando?»

Painter non poté fare a meno di notare che il seno della do

«O forse al vecchio bastardo piace marchiare a fuoco la sua progenie, come si fa col bestiame. A quanto pare, per lui è solo un altro tipo di allevamento e selezione.»

Painter a