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Ekaterin fece una risata di soddisfazione. — Per quanto io cerchi di essere moderna, non mi sembrerebbe giusto non essere presente alla nascita dei nostri figli. Non vorrei sentirmi dire: ’Mia madre era fuori città quando sono nato’, mi parrebbe un rimprovero più grave di quanto ad altra gente possa sembrare.

— Se le cose dovessero protrarsi troppo a lungo, potrei mandarti a casa da sola, con una scorta. Ma anch’io ci tengo a essere presente. — Esitò. È la prima volta, per me, da

L’espressione della moglie si fece più meditativa. — Nikki è stato un parto fisico; tutto era più difficile. I replicatori eliminano tanti rischi… i nostri bambini non avra

Miles sollevò la mano della moglie e le sfiorò le nocche con le labbra. — Non stai facendo alcun genere di torto a me, questo te lo garantisco.

La madre di Miles era sempre stata, e per buone ragioni, fanaticamente in favore dell’uso del replicatore. Ormai, passati i trent’a

Aggiunse: — Se adesso ti senti in colpa perché ti sembra che le cose siano troppo facili e comode, be’, aspetta che siano usciti da quei replicatori.

Ekaterin sorrise. — È vero.

— Be’. — Miles sospirò. — Con questo viaggio volevo farti vedere le meraviglie della galassia, la parte più elegante e raffinata, e invece, a quanto pare, stiamo andando in quello che viene considerato il punto più puzzolente del Settore V, per incontrare un gruppetto di mercanti litigiosi e frenetici, di burocrati irosi e di militaristi paranoici. La vita è piena di sorprese. Sì, tu devi venire con me, amore. Per salvaguardare la mia sanità mentale.

Ekaterin strinse gli occhi, divertita. — E come potrei resistere a tanto invito? Naturalmente verrò. — Poi si fece più seria. — Sarebbe una violazione della sicurezza se mandassi un messaggio a Nikki per avvertirlo che ritarderemo?

— Niente affatto. Ma spediscilo dalla Kestrel. Gli arriverà più in fretta.

Ekaterin a

Nikki era stato affidato a quattro zii e un prozio con relative zie, sciami di cugini, armate di amichetti, e la No

Se non riusciva a risolvere quel maledetto pasticcio in tempo, Ekaterin avrebbe dovuto ritornare a Barrayar prima di lui, ma la cosa non le sarebbe piaciuta.

— Non vedo proprio come avrebbe potuto sentirsi abbandonato — disse Miles onestamente. — Credo che manchi più a te, di quanto tu manchi a lui. Altrimenti ci avrebbe inviato qualcosa di più di quel laconico messaggio che ci ha raggiunti solo sulla Terra. Si può essere tremendamente egocentrici a undici a

Le sopracciglia della moglie si sollevarono. — Ah sì? E tu quanti messaggi hai mandato a tua madre negli ultimi due mesi?

— Io ero in luna di miele. Nessuno si aspetta che… E poi lei legge i rapporti della mia sicurezza. — Miles aggiunse prudentemente: — Le manderò anch’io un messaggio dalla Kestrel.

Ve

Dopo un’ora di moderato caos si trasferirono sul corriere Imperiale barrayarano. Siccome i corrieri veloci ottengono la maggiore velocità sacrificando la capienza, Miles e la moglie dovettero portare solo l’essenziale. Il resto del bagaglio, che non era poco, aumentato oltretutto da un volume sorprendente di souvenir, avrebbe continuato il viaggio verso Barrayar con il loro piccolo entourage: la cameriera personale di Ekaterin, Miss Pym, e, con grande rimpianto di Miles, entrambi gli armieri di rincalzo di Roic. Purtroppo si ricordò quando ormai si erano già sistemati nella loro cabina, che avrebbe dovuto avvertire la moglie di quanto poco spazio avrebbero avuto a disposizione. Lui aveva viaggiato su navi simili tanto spesso, durante i suoi a

E quindi, si trovò a passare il resto della giornata a letto con la moglie, perché non c’era altro posto dove sedersi. Avevano ripiegato la cuccetta superiore in modo da avere spazio per la testa, perciò si sedettero in quella sotto. Ekaterin a leggere in silenzio da un lettore a mano, Miles immerso nei rapporti che Gregor gli aveva trasmesso.

Gli ci vollero solo cinque minuti prima di riuscire a borbottare un: — Ah!

Ekaterin lo guardò con espressione interrogativa.

— Mi sono appena reso conto del perché la Stazione Graf mi suonava familiare. Stiamo dirigendoci verso lo Spazio Quad, per Dio.

— Lo Spazio Quad? Ci sei già stato?

— Non di persona, no. Però ho incontrato una quad, una volta. Sono una specie umana ottenuta con la bioingegneria circa due o tre secoli fa. Prima della riscoperta di Barrayar. Erano stati creati per vivere in permanente assenza di gravità. Qualunque fosse il piano originale che avevano i loro creatori, ve