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George R.R. Martin

La luce morente

Prologo

Un vagabondo, un viaggiatore senza meta, una scoria della creazione; questo mondo era tutte queste cose.

Per i

Ed il niente era davvero vicino. All’alba della storia umana, il mondo vagabondo perforò una cortina di polvere interstellare che ricopriva una piccolissima area presso il bordo superiore delle grandi lenti della galassia. Sotto c’era una manciata di stelle… una trentina, più o meno; proprio una manciata. Poi il vuoto, una notte più grande di quella che qualsiasi altro mondo vagante avesse mai scorto.

Là, precipitando attraverso quella tenebrosa regione di confine, incontrò la gente del Margine.

I primi a trovarlo furono gli Imperiali Terrestri, all’apice della loro vertiginosa, ubriacante espansione, quando l’Impero Federale di Vecchia Terra stava ancora tentando di governare tutti i mondi dell’umanità estesi attraverso incommensurabili, impossibili abissi. Ci fu una nave da guerra che si chiamava Mao Tse-Tung, che ve

Da allora non se ne parlò più; il mondo dovette essere riscoperto.

La seconda a scoprirlo fu Celia Marcyan. Il suo Cacciatore d’Ombre girò attorno al buio pianeta per un intero giorno standard, durante la generazione dell’Interregno che seguì il Collasso. Ma il vagabondo non aveva niente per Celia, c’erano solo rocce e notte senza fine, per cui poco dopo lei si allontanò. Tuttavia, lei era una che dava dei nomi e prima di lasciarlo, gli diede un nome. Lo chiamò Worlorn e non disse mai che cosa significasse, per cui restò Worlorn. Poi Celia si allontanò verso altri mondi ed altre avventure.

Il successivo visitatore fu Kleronomas, nel 46-di. La sua nave di rilevamento fece alcuni passaggi e tracciò alcune mappe su quei deserti. Il pianeta rivelò i suoi segreti ai sensori scientifici; era più grande e più ricco di molti altri pianeti, si scopri. Aveva degli oceani ghiacciati ed un’atmosfera gelata che aspettavano di essere liberati.

Si racconta che i primi ad atterrare su Worlorn furono Tomo e Walberg, nel 97-di, durante il loro folle tentativo di attraversare la galassia. È vero? Probabilmente no. Tutti i mondi conquistati dall’uomo ha

Le ultime osservazioni furono più circostanziate e meno leggendarie. Senza stelle, inutilizzabile e solo marginalmente interessante, Worlorn diventò una semplice a

Poi nel 446-di, un astronomo di Lupania si mise a studiare Worlorn e per la prima volta ci fu qualcuno che si prese la briga di mettere insieme tutte le coordinate. A questo punto le cose cambiarono. L’astronomo Lupano si chiamava Ingo Haapala e quando uscì dalla stanza del computer era enormemente eccitato come spesso succede ai Lupani. Perché Worlorn era destinato ad avere un giorno… un giorno lungo e luminoso.





La costellazione chiamata Ruota di Fuoco splendeva nel cielo di tutti i mondi dello spazio esterno; la sua meravigliosa particolarità era già nota fin dai tempi di Vecchia Terra. Il centro del sistema era una rossa supergigante, il Mozzo, Occhiodaverno, il Grasso Satana… aveva una decina di nomi. In orbita attorno, equidistanti tra di loro, sistemate in maniera perfetta, come se fossero sei birilli di fuoco che corressero in un’unica scanalatura, c’erano le altre stelle: i Soli Troiani, i Figli di Satana, la Coronadaverno. I nomi non erano importanti. La cosa importante era la Ruota, sei stelle di media dimensione che rendevano omaggio alla loro vasta madre rossa: si trattava del più improbabile e stabile tra i sistemi multipli che mai fossero stati scoperti. La Ruota fece sensazione per una settimana, un mistero nuovo per un’umanità ormai stufa dei vecchi misteri. Sui mondi più progrediti gli scienziati costruirono teorie per spiegare la cosa; al di là del Velo Tentatore nacque un culto ed uomini e do

Il Lupano Haapala a

Questi erano i secoli frenetici in cui Alto Kavalaan e gli altri mondi esterni provavano il sottile gusto dell’orgoglio ed erano perciò ansiosi di trovare un loro posto nelle molteplici storie dell’umanità. E tutti sa

Ci fu un secolo di tempeste mentre Worlorn si avvicinava alla luce: a

Da Tober-nel-Velo giunsero i terraformer, da Cupalba ve

Nel 589-di si aprì il Festival del Margine; Grasso Satana occupava un quarto del cielo ed i suoi figli gli scintillavano tutto intorno. In quella prima giornata, i Toberiani fecero scintillare il loro stratoscudo, in modo che le nuvole e i raggi solari formassero dei tortuosi riflessi caleidoscopici. Seguirono altri giorni e ve