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"Pickering vuole che io tenga la bocca chiusa?"

Rimase immobile un momento a riflettere sulle implicazioni di quell'inaspettato sviluppo. Sentì gli ingranaggi mettersi in moto nella parte del suo cervello più fredda e calcolatrice. Come un computer, cominciò a ipotizzare ogni possibile scenario e a esaminarne ogni possibile conseguenza politica. Guardò i fogli che aveva in mano e avvertì la forza dirompente di quelle immagini. Il meteorite della NASA aveva distrutto il suo sogno di diventare presidente, ma era un falso, solo una messinscena. Gliel'avrebbe fatta pagare. Per merito di sua figlia, il meteorite, creato per distruggerlo, lo aveva reso potentissimo.

"C'è un'unica soluzione possibile. Uh vero leader può fare una sola cosa."

Ipnotizzato dalla fulgida immagine della sua risurrezione, Sexton attraversò la stanza come se camminasse sulle nuvole. Si avvicinò alla fotocopiatrice e la accese.

«Cosa sta facendo?» chiese Gabrielle, stupita.

«Non uccidera

Era un rischio accettabile. Avrebbe vinto comunque.

«Per chi sono quelle copie?» domandò Gabrielle. «William Pickering ha detto di non divulgare le informazioni!»

Sexton la guardò, sorpreso di trovarla all'improvviso tanto poco attraente. Il senatore era diventato una fortezza inespugnabile. Tutto quello che gli serviva per realizzare il suo sogno era ora a sua disposizione. Niente avrebbe potuto fermarlo. Nessuna accusa di corruzione o di relazioni sessuali compromettenti. Assolutamente niente.

«Vai a casa, Gabrielle. Non ho più bisogno di te.»

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"È finita" pensò Rachel.

Lei e Tolland, seduti fianco a fianco sul ponte della nave, guardavano la ca

Rachel dubitava che il padre potesse mai ricevere il messaggio telefonico che Pickering gli aveva appena lasciato. Il direttore dell'NRO probabilmente avrebbe raggiunto l'ufficio del senatore prima di chiunque altro. Se Pickering fosse riuscito a entrare, recuperando il fax e cancellando il messaggio sulla segreteria telefonica prima dell'arrivo di suo padre, forse avrebbe evitato di fargli del male. William Pickering era, con ogni probabilità, una delle poche persone in grado di intrufolarsi negli uffici di un senatore degli Stati Uniti senza nessuna conseguenza. Rachel era sempre rimasta sbalordita da quanto si poteva fare "in nome della sicurezza nazionale".

"Naturalmente, se non riuscisse a entrare, Pickering potrebbe semplicemente lanciare un missile Hellfire contro le finestre dell'ufficio di mio padre e far saltare in aria tutto." Ma qualcosa le diceva che non sarebbe stato necessario.

La sorprese sentire la mano di Tolland che cercava la sua. Il suo tocco era forte ma tenero, e le loro dita si intrecciarono con una tale naturalezza che a Rachel sembrò l'avessero fatto da sempre. In quel momento desiderava solo rifugiarsi tra le sue braccia e non sentire più l'assordante rombo del mare che aveva formato un gorgo intorno a loro.

"Purtroppo non accadrà" pensò. "Non era destino."

Michael Tolland si sentiva come un uomo che abbia ritrovato la speranza solo sulla via del patibolo.

"La vita mi sta prendendo in giro."

Per a

"Mike, non devi necessariamente farcela da solo. Puoi trovare un altro amore."

La mano di Rachel nella sua rendeva ancora più difficile rassegnarsi al crudele tempismo del destino. Aveva la sensazione che la corazza che gli cingeva il cuore si stesse sgretolando. Per un attimo, sul vecchio ponte della Goya, avvertì lo spirito di Celia che vegliava su di lui. La sua voce era nel rumore del mare e ripeteva le ultime parole che gli aveva sussurrato prima di morire: "Sei un sopravvissuto. Promettimi che troverai un altro amore".

"Non desidererò mai un'altra" le aveva risposto.

Celia aveva sorriso con saggezza. "Dovrai imparare a farlo."

Ora, sul ponte della nave, Tolland capì che aveva cominciato a imparare. Un sentimento profondo sgorgò all'improvviso dal suo cuore. Felicità.





Accompagnata da un'irresistibile voglia di vivere.

Pickering, avvicinandosi ai due prigionieri, si sentiva stranamente distaccato. Si fermò davanti a Rachel, sorpreso che il suo ruolo non gli risultasse più gravoso. «A volte» disse «le circostanze costringono a scelte difficili.»

Rachel lo guardò, inflessibile. «Le ha create lei, queste circostanze.»

«In guerra ci sono sempre vittime» disse Pickering. La voce era diventata più risoluta. "Basta chiederlo a Diana Pickering, o a uno dei tanti che ogni a

Comprese che Rachel aveva riconosciuto il motto. Era quasi un luogo comune, negli ambienti dei servizi di sicurezza: sacrificare pochi per salvarne molti.

Rachel lo osservava con palese disgusto. «E adesso Michael e io saremmo fra quei pochi?»

Pickering rifletté. Non c'era alternativa. Si rivolse a Delta-Uno. «Liberi il suo compagno e facciamola finita.»

Il soldato a

Pickering lanciò un'ultima lunga occhiata a Rachel, poi si avviò verso il parapetto di sinistra. Non voleva vedere. Preferiva guardare il mare, che correva veloce lungo la fiancata.

Delta-Uno, conscio della propria superiorità mentre stringeva il mitra, guardò il suo compagno, penzolante dai bracci meccanici del Triton. Doveva solo chiudere la botola sotto i piedi di Delta-Due, liberarlo ed eliminare Rachel Sexton e Michael Tolland.

Era contrariato per la complessità del pa

Avrebbe costretto Tolland a eseguire l'operazione e, per assicurarsi che non gli giocasse qualche brutto tiro, si sarebbe cautelato con quella che era nota fra i suoi colleghi come la "polizza biologica".

"Usa i tuoi nemici uno contro l'altro."

Delta-Uno puntò la ca

«Signora Sexton, si alzi.»

Lei si alzò in piedi.

Delta-Uno le piantò il mitra contro la schiena e la spinse verso una scaletta d'alluminio che conduceva, dal retro, alla sommità del batiscafo Triton.

«Salga in cima allo scafo.»

Rachel lo fissò, spaventata e confusa.

«Si muova» ordinò Delta-Uno.

Rachel ebbe la sensazione di vivere in un incubo. Quando raggiunse l'ultimo gradino della scaletta, si fermò. Il vuoto sul quale era sospeso il batiscafo la terrorizzava.

«Salga sul batiscafo» ripeté Delta-Uno, avvicinandosi a Tolland e puntandogli il mitra alla testa.

Il soldato intrappolato nei bracci meccanici fissava Rachel con aria sofferente: evidentemente non vedeva l'ora di essere liberato.