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Gea protese la mano, la chiuse a pugno.

— Ho colpito.

Il grande muscolo circolare era inattivo da tre milioni di a

Il muscolo si contrasse.

Megato

Diecimila chilometri quadrati della superficie di Oceano furono proiettati verso l’alto a velocità folle. Il mare ghiacciato dive

Il muscolo si rilassò.

Per un momento incredibile, Oceano si trovò in assenza di peso. Masse di ghiaccio larghe chilometri quadrati sembravano mostruosi fiocchi di neve, scossi dall’uragano che stava scendendo dal mozzo.

Poi, quindici cavi intonarono il canto di vendetta di Gea. La semplice energia sonora strappò uno strato di suolo profondo dieci metri dalle regioni circostanti, e tempeste di sabbia danzarono dodici volte lungo l’orlo esterno prima che la furia si calmasse.

Il muscolo si contrasse e rilassò in un periodo di due giorni, come una mano che strizzi una palla, facendo vibrare Gea da cima a fondo.

Gea aveva un’altra risorsa, ma aspettò a usarla finché il cataclisma non ebbe sconvolto completamente Oceano. Possedeva altri sei muscoli, e ne mosse uno.

Il raggio sospeso sopra Oceano si contrasse, riducendosi a metà del suo diametro normale. Privati d’acqua per più di una settimana, gli alberi appassirono, si spezzarono, caddero in basso.

Prima di arrivare a terra, presero fuoco.

Oceano dive

— Volevo bruciare quel bastardo — disse Gea. — Volevo ucciderlo.

Cirocco tossì, allungò la mano per prendere il bicchiere. I cubetti di ghiaccio tinti

— Non ci sono riuscita, ma ho instillato in lui la paura di Dio. — Ridacchiò. — Mi sono bruciata anch’io. Le fiamme ha

"Il guaio, capite, è che il destino di Oceano è legato al mio. Lui è solo una parte del mio cervello, per cui, in un certo senso, io sono pazza. Alla fine saremo distrutti tutti assieme.

"Se n’è stato tranquillo finché non siete apparsi. Io pensavo di mettermi in contatto con voi qualche giorno prima che arrivaste. Volevo raccogliere la vostra nave coi tentacoli esterni di Iperione. Vi assicuro che lo avrei fatto con delicatezza, senza rompere niente.

"Oceano ha approfittato delle mie debolezze. I miei organi di trasmissione radio si trovano sull’orlo esterno. Ne avevo tre, ma uno s’è rotto mille

"Ma Oceano vi voleva per sé."

La battaglia infuriò sotto le superfici di Oceano e Iperione. Fu combattuta nei grandi condotti in cui scorreva il fluido nutritivo che i titanidi chiamavano "latte di Gea".

Ogni prigioniero umano ve

Le armi della battaglia erano le pompe che fa





Combatterono per quasi un a

Oceano cambiò tattica. Entrò nelle menti dei suoi prigionieri e li risvegliò.

— Temevo fin dall’inizio che lo facesse. — La stanza era quasi completamente buia. — Oceano aveva infilato sonde nel vostro cervello, e io dovevo spezzarle. Ho usato una tattica che voi non comprendereste. Però ho perso una di voi. Quando l’ho ritrovata, era stata cambiata.

"Oceano cercava di distruggervi tutti prima che io m’impadronissi di voi. Voleva distruggere le vostre menti, non i vostri corpi. Sarebbe stato abbastanza facile. Vi ha sommerso di informazioni. A uno di voi ha dato il linguaggio degli aerostati, ad altri due il canto dei titanidi. Sono davvero meravigliata che siate potuti sopravvivere senza impazzire."

— Questo non è successo a tutti — disse tristemente Cirocco.

— No, e mi spiace. Cercherò di rimediare, se sarà possibile.

Mentre Cirocco si chiedeva cosa mai si potesse fare per porre rimedio alla situazione, interve

— Io ricordo di aver percorso una scalinata gigantesca — disse. — Sono passata tra cancelli d’oro e mi sono trovata ai piedi di Dio. Qualche ora fa mi è sembrato di trovarmi nello stesso posto. Puoi spiegarmi?

— Ho parlato con tutti voi — rispose Gea. — Nella vostra condizione, dopo giorni di privazione sensoria, ognuno di voi ha data una sua interpretazione a quel colloquio.

— Io non lo ricordo affatto — disse Cirocco.

— L’hai cancellato. Il tuo amico Bill è andato oltre, ha cancellato quasi tutti i suoi ricordi.

"Parlandovi tramite Iperione, decisi cosa dovevo fare. Aprile era ormai diventata un angelo perché il suo indottrinamento era stato spinto troppo avanti. Cercare di farla tornare quello che era prima l’avrebbe distrutta. L’ho trasportata nel raggio e l’ho liberata al proprio destino.

"La mente di Gene era malata. L’ho portato a Rea, nella speranza che non si unisse più a voi. Avrei dovuto distruggerlo."

Cirocco sospirò.

— No. Nemmeno io l’ho ucciso quando avrei potuto.

— Mi fai sentire meglio — disse Gea. — In quanto agli altri, era assolutamente necessario restituirvi al più presto all’autocoscienza. Non avevo nemmeno il tempo di riunirvi. Speravo che sareste riusciti ad arrivare fin qui, e infatti ci siete riusciti. E ora potete tornare a casa.

Cirocco alzò gli occhi.

— Sì, la spedizione di soccorso è qui. La comanda il capitano Wally Svensen, e…

— Wally! — esclamarono contemporaneamente Gaby e Cirocco.

— Lo conoscete? Lo vedrete presto. Ormai sono due settimane che il vostro amico Bill parla con lui. — Gea sembrava a disagio. La sua voce si era fatta quasi petulante. — È qualcosa di più di una spedizione di soccorso, a dire il vero.

— L’immaginavo.

— Sì. Il capitano Svensen ha le armi necessarie per scatenare una guerra contro di me. Ha una quantità alquanto elevata di bombe nucleari, e la sua presenza m’i

Cirocco esitò un attimo. Adesso era Gea a essere impaurita.

— Sì, penso di poter sistemare la cosa.

— Grazie davvero. Non ha detto che vuole bombardarmi, e appena ha scoperto che esistevano superstiti la possibilità si è fatta ancora più remota. Ho permesso l’ingresso di alcune navette esploratrici, e ora sta