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Lois McMaster Bujold

Barrayar

PRESENTAZIONE

In alcune delle sue manifestazioni, la fantascienza mostra delle spiccate analogie con il romanzo storico: in entrambi i casi, la narrazione è focalizzata sugli eventi che da

Di conseguenza, per entrambi i generi la forma più naturale è la saga o il ciclo. Nella fantascienza, questo è evidente nella proliferazione delle trilogie o delle serie che spesso proseguono indefinitamente. Però attenzione, qui non si parla dei romanzi troppo lunghi spezzati in episodi più brevi per comodità di pubblicazione, come è avvenuto per la tetralogia del "Libro del Nuovo Sole" di Gene Wolfe (in effetti a tutt’oggi una tetralogia-più-uno), ma piuttosto della "Trilogia della Fondazione" di Isaac Asimov (in realtà una trilogia che è diventata una sequenza narrativa più ampia, anche per i collegamenti stabiliti con i romanzi sui robot) e del ciclo di "Dune" di Frank Herbert. Fra gli altri esempi significativi vi sono i romanzi di Darkover di Marion Zimmer Bradley, la serie di romanzi e racconti nella Storia Futura di Robert A. Heinlein, la serie delle "Città volanti" di James Blish, quella della Lega Polesotecnica di Poul Anderson (forse la più ampia scritta fino ad ora), i romanzi di Pern di A

Nella maggior parte di questi cicli narrativi lo spunto è il medesimo: esplorare un concetto o un pianeta che, al pari del divenire storico, non esaurisce mai le sorprese e al quale si possono aggiungere nuove idee, eventi e punti di vista. Quindi, qualcosa che continua a evolversi.

Ormai consacrata come la novità di maggior spicco nell’affollato scaffale della storia futura, Lois McMaster Bujold continua con Barrayar la saga del suo impero galattico del lontano futuro. I lettori americani ha

Successivamente, i mondi rimasti isolati tentano di entrare nuovamente a far parte di un governo interplanetario, ristabilendo i legami con le altre civiltà che nel frattempo ha

La saga di Vorkosigan è continuata sempre nel 1986 con The Warrior’s Apprentice, il primo romanzo su Miles Vorkosigan, il fragile e deforme figlio di Aral che è l’eroe principale di questa serie di romanzi. Qui veniamo a sapere che Miles ha subito gli effetti di un gas velenoso mentre era ancora nel grembo materno, durante un attentato ai da

Brothers in Arms, pubblicato nel 1989, prosegue la narrazione delle imprese di Miles fra i mercenari spaziali e Borders of Infinity, anch’esso del 1989, vede il nostro eroe protagonista di varie avventure mentre tenta di risolvere una serie di problemi sociali e militari. Poi è la volta di The Vor Game, dove Miles fresco d’accademia si scontra con la burocrazia, subisce un’umiliante sconfitta ma riesce comunque a trionfare grazie alle sue doti di analisi, di comando e di profonda umanità.

Ora, in Barrayar, la Bujold ritorna a occuparsi di Aral Vorkosigan nel periodo immediatamente successivo agli eventi narrati in Shards of Honor, dopo la sconfitta su Escobar, il matrimonio con Cordelia Naismith e dopo la sua nomina a Reggente, in attesa della maggiore età del giovane Gregor, erede designato al trono.

Nel romanzo, Vorkosigan e la moglie devono districarsi in un vero e proprio campo minato costituito dagli intrighi politici e dalle relazioni personali. La storia è narrata dal punto di vista di Cordelia, che pensa di avere già abbastanza problemi (al difficile ruolo di consorte del Reggente di Barrayar e all’imminente maternità, si aggiunge infatti lo sforzo di adeguarsi agli usi e costumi barrayarani), ma si sbaglia, perché infatti si ritrova coinvolta più di quanto avesse immaginato negli affari del marito e in quelli di Barrayar. E soprattutto dà alla luce Miles.

In quest’episodio della saga di Vorkosigan i lettori ha

Per guanto Hornblower sia un eroe suggestivo, certamente Forester non pensò mai di narrare le circostanze della sua nascita, né i suoi lettori lo costrinsero a farlo. I fans delle storie di Miles Vorkosigan, tuttavia, pur non avendo chiesto esplicitamente uno sviluppo di questo tipo, mostrano un naturale interesse per i primi a