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Ma niente di tutto ciт si и verificato.

"Supponiamo che, nei pianeti al di fuori della Fondazione, fosse stata inventata una nuova arma capace di rendere assolutamente inutile l'armamento della Fondazione.

Una cosa del genere, anche se con minori probabilitа, avrebbe potuto creare degli ostacoli al Progetto.

Ma neanche questo caso si и verificato.

Il depressore atomico del Mulo era un'arma assolutamente inefficace e facilmente neutralizzabile.

E finora и la sola i

«Ma esiste un secondo postulato molto piщ sottile - continuт Ebling.

— Sheldon ha presupposto che le reazioni umane a determinati stimoli fossero costanti.

Dopo aver visto che il primo postulato non и cambiato, allora и il secondo che deve aver ceduto! Un qualche fattore deve aver cambiato, deviato la reazione umana agli stimoli, altrimenti il progetto Seldon non avrebbe potuto fallire e quindi la Fondazione non sarebbe stata sconfitta.

E quale altro fattore puт essere se non il Mulo? «Mi avete capito? Avete dei dubbi? - Chiese lo psicologo.

— No.

Ebling - rispose Bayta.

Mis pareva felice come un bambino. - Tutto comincia ad apparirmi cosм chiaro ora che talvolta mi chiedo che cosa mi sia successo.

Qualche volta mi ricordo di quando un mucchio di cose mi sembravano un mistero, mentre adesso и tutto cosм chiaro.

Non esistono piщ problemi.

Ogni volta che se ne presenta uno riesco a risolverlo e capisco tutto chiaramente.

E questo mi spinge a continuare… sempre avanti… non posso fermarmi… e non vogho mangiare o dormire… ma continuare…

avanti… avanti…

La sua voce era diventata un bisbiglio.

Le sue mani tremavano per l'emozione.

I suoi occhi erano febbricitanti e lontani.

Poi sembrт calmarsi e disse: - E cosм non vi ho parlato dei poteri del Mulo.

Ma voi… non mi avete detto che lo sapevate? - Ce l'ha detto il capitano Pritcher, non te ne ricordi? - disse Bayta.

— E' stato lui a dirvelo? - Sembrava un pт seccato. - E come l'ha scoperto? - Il capitano и stato condizionato dal Mulo.

Ora и colo

E' venuto ad avvisarci affinchй ci arrendessimo al Mulo.

— Allora il Mulo sa che ci troviamo qui? Devo sbrigarmi… dov'и Magnifico? Non и qui con voi? - Magnifico sta dormendo - disse Toran. - E' mezzanotte passata.

— Davvero? Allora…

Stavo dormendo quando siete entrati qui? - Si - disse Bayta con decisione, - e ora la smetti di lavorare e te ne vai a letto.

Su.

Toran, aiutami.

E tu.

Ebling, non fare storie, e ringrazia che prima non ti metta sotto la doccia.

Togligli le scarpe.

Domani uscirai di qui e verrai fuori a prendere un pт di sole prima che ti consumi del tutto.

Ti sta

Ebling.

Hai fame? Ebling scosse la testa e si guardт la giacca piena di macchie. - Vorrei che domani mi mandaste giщ Magnifico - mormorт.

Bayta gli rimboccт le coperte intorno al collo. - Verrа giщ domani con vestiti puliti.

Farai un bel bagno, poi andremo a visitare la fattoria.

Un pт di sole ti farа bene.

— Non posso - disse Mis. - Ho troppo da fare.

I suoi capelli bianchi erano sparsi sul cuscino e gli incorniciavano la testa come una corona d'argento.

La sua voce era diventata sempre piщ tenue - Volete trovare la Seconda Fondazione, non и vero, forse? Toran s'avvicinт a lui e chiese ansioso: - Che cosa sai della Seconda Fondazione.

Ebling? Lo psicologo si liberт un braccio da sotto le coperte e afferrт Toran per una manica. - Le Fondazioni ve

Toran, sono riuscito a trovare le copie dei verbali del Convegno.

Venticinque film.

Ho giа consultato una serie di resoconti.

— Ebbene? - Ebbene, и molto facile trovare l'esatta collocazione della Prima Fondazione, se si conosce un pт di psicostoria.

Esistono frequenti riferimenti, quando si comprendono le equazioni.

Ma, Toran, non si parla mai della Seconda Fondazione.

Non esistono riferimenti in merito.

Toran s'accigliт. - Allora non esiste? - Ma certo che esiste - disse Mis seccato. - Chi ha detto che non esiste? Solo non se ne parla.

E tutti i riferimenti sono nascosti e oscuri.

Non capisci? E' la piщ importante delle due.

E quella fondamentale, и quella che conta! E io ho le copie della relazione del convegno.

Il Mulo non ha ancora vinto…

Con voce calma Bayta disse: - Adesso dormi - e spense la luce.

Senza parlare, Toran e Bayta s'avviarono verso casa.

Il giorno seguente.

Ebling Mis, ben vestito e lavato, vide il sole di Trantor per l'ultima volta.

Verso sera egli era di nuovo immerso fra le sue carte e non sarebbe piщ uscito di lм.

La settimana seguente la vita riprese il suo corso normale.

Il sole di Neotrantor luccicava come una stella gigante nel firmamento di Trantor.

La fattoria era in piena attivitа per la semina.

L'area dell'Universitа era sempre immersa nel silenzio.

La Galassia sembrava vuota.

Il Mulo sembrava non essere mai esistito.

Bayta era immersa in queste considerazioni mentre osservava Toran che si accendeva il sigaro.

— E' una bella giornata - disse lui.



— Sм, и vero.

Hai scritto tutto nella lista, Toran? - Certamente.

Mezzo chilo di burro, una decina di uova, fagiolini…

Ho scritto tutto, Bayta.

Non dimenticherт niente.

— Bene.

E fai attenzione che i fagiolini siano freschi.

Hai visto Magnifico? - Non lo vedo da questa mattina a colazione.

Probabilmente sarа di sotto, con Ebling, a guardare qualche libro di avventure.

— Non perdere tempo, perchи ho bisogno delle uova per cena.

Toran s'allontanт sorridendo.

Bayta lo guardт allontanarsi.

S'avviт verso la cucina, poi esitт un momento e si diresse verso l'ascensore che portava ai piani inferiori, Ebling Mis era chinato su un proiettore.

Accanto a lui Magnifico arrampicato su una sedia, osservava attentamente il lavoro dello psicologo.

— Magnifico - sussurrт Bayta.

Magnifico saltт in piedi. - Sм, mia signora? - Magnifico - disse Bayta. - Toran e andato alla fattoria e per un pт non sarа di ritorno.

Mi vorresti fare un piacere? Gli potresti portare questo biglietto? - Con piacere, mia signora, и una gioia per me.

Lei rimase sola con Ebling Mis che non s'era ancora mosso.

Bayta posт una mano sulla spalla dello psicologo e disse: - Ebling…

Lo psicologo sobbalzт. - Che c'e? Se tu, Bayta? E dov'и Magnifico? - L'ho mandato via.

Volevo parlarti da sola. - Pronunciт queste parole lentamente e con estrema chiarezza. - Eblig, devo parlarti.

Lo psicologo fece per tornare ad esaminare il proiettore, ma Bayta lo tratte

Sentм le ossa sporgenti sotto la stoffa dell'abito.

Tutta la carne sembrava essersi volatilizzata da quando erano arrivati a Trantor.

La sua faccia era magra e giallognola.

Le spalle erano curve.

Bayta disse: - Magnifico non ti dа fastidio per caso? E' sempre qui giщ con te, notte e giorno.

— No, no.

Per nulla.

Non mi accorgo nemmeno di lui.

Rimane in silenzio e non mi disturba.

Qualche volta mi porta i film dagli scaffali sembra capire quello che voglio senza bisogno che glielo chieda.

Lascia pure che mi tenga compagnia.

— Bene, ma…

Ebling, non hai mai pensato a Magnifico? Mi senti, Ebling? Non ti preoccupa? Si sedette accanto a lui e lo guardт negli occhi.

Ebling scosse la testa. - No.

Che cosa vuoi dire? - Il colo

Ne siete sicuri? Magnifico non sembra quadrare con le vostre teorie.

L'altro non rispose.

Bayta si tratte

Perchй non и stato condizionato ad amarlo? Perchй lo odia a quel modo? - Ma… ma lui и stato condizionato.

Certamente, Bayta! - Sembrava cercasse di convincere anche se stesso. - Credi che il Mulo tratti i suoi generali allo stesso modo di come tratta il suo buffone? Da un buffone non ha bisogno di lealtа e amore, preferisce infondergli terrore.

Non hai notato come il terrore che il Magnifico sente per il Mulo sia di natura patologica? Pensi che sia normale un terrore simile? La paura portata a questi limiti diventa comica.

Probabilmente questo genere di comicitа divertiva il Mulo… e in un certo senso gli era anche utile, poichй deformava ogni informazione che avremmo potuto ricavare su di lui da Magnifico.

— Intendi dire che le informazioni che ci ha dato Magnifico sul Mulo erano false? - disse Bayta.

— Se non false, certo deformate.

Ogni sua osservazione era influenzata da questa paura patologica.

Il Mulo non и un gigante come crede il Magnifico.

Come aspetto fisico probabilmente и piщ che normale.

Ma evidentemente lo divertiva apparire come un gigante agli occhi di Magnifico… - Lo psicologo scrollт le spalle. - In ogni modo non ha

— E che cosa cerchiamo allora? Mis si scrollт e si chinт nuovamente sul proiettore.

— Che cosa cerchiamo? - ripetй. - La Seconda Fondazione.

Mis si voltт di scatto verso Bayta. - Non te ne ho mai parlato.

Non ricordo di averti detto nulla.

Non sono ancora pronto.

Che cosa ti ho detto? - Niente - disse Bayta. - Per la Galassia, non mi hai detto niente, ma vorrei che ti sbrigassi: sono stanca.

Quando finirа tutto questo? Ebling Mis la guardт mortificato. - Suvvia, mia cara…

Non avevo intenzione di farti arrabbiare.

Qualche volta sembro dimenticare chi sono i miei amici.

Sento che non dovrei parlarne a nessuno.

Bisogna mantenere il segreto… ma non con te.

No di certo - e le accarezzт la testa.

— Allora parlami della Seconda Fondazione - disse Bayta.

La voce del vecchio diventт un sussurro: - Sai tu in che modo oscuro Seldon ne ha nascosto ogni traccia? Tutti i rapporti sul Convegno, fino a un mese fa non mi sarebbero serviti a nulla, se non si fosse verificato in me questo strano cambiamento.

E anche adesso tutto и ancora molto vago.

Tutti i documenti del Convegno sono slegati fra di loro e sempre molto oscuri.

Piщ di una volta mi sono chiesto se gli stessi partecipanti al Convegno conoscessero con esattezza il pensiero di Hari Seldon.

Qualche volta mi viene da pensare che tutto il Convegno non sia che un gigantesco muro eretto per nascondere la veritа.